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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
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Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
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I sentieri di Cimbricus / Pippo vs Cristiano: quando, dove, come?

Sabato 10 Novembre 2018

 

tortu-londra

 

La sfida lanciata la sera di Juventus-Manchester Utd. quando Pippo Tortu è stato accolto con tutti gli onori allo Stadium.

 

di Giorgio Cimbrico


FT999 versus CR7: quando, dove, come? Su erba, su pista, con i chiodi, con scarpe dalla suola in gomma, con scarpe bullonate, quelle che i romani, chissà perché, chiamano leziosamente scarpini? E su quale distanza? Per un calciatore i 100 sono infiniti, i 40 sarebbero l’ideale. La sfida è stata lanciata la sera di Juventus-Manchester United quando Pippo Tortu – tifoso di Madama così come papà Salvino –, è stato accolto con tutti gli onori allo Stadium (posto in tribuna e maglia numero 7 autografata da tutta la squadra) e Cristiano Ronaldo ha segnato un gol da playstation. Bello, perfetto collo pieno. Bum. Peccato non sia servito.

Attendendo sviluppi, non resta che tuffarsi nelle sfide che qualcuno ha definito circensi o ai faccia a faccia che potevano esserci e non sono stati, cominciando dal tempo, lontano ormai 80 anni, di Jesse Owens che sfidava purosangue, auto e locomotive per metter le mani su qualche soldo. Le quattro medaglie di Berlino ‘36 non l’avevano reso ricco, come capita oggi, e allora tanto valeva sfidare quei benpensanti che l’avevano accusato di aver guadagnato qualche dollaro come ascensorista, per pagarsi gli studi all’Ohio University.

Qualche anno fa, confronto tra l’animale più veloce che abiti sulla terra, il ghepardo (capace di toccare sul lanciato i 100 km orari: anche le gazzelle corrono veloci e così bisogna adattarsi) e Bryan Habana, l’ala degli Springboks capace di dare l’addio, nell’aprile di quest’anno, con il patrimonio di 67 mete per la nazionale sudafricana, uguagliando a quota 15 in match di Coppa del mondo quel buonanima di Johan Lomu. Bryan era capace di una formidabile accelerazione da fermo che gli consentiva di bruciare i difensori e involarsi, ma nulla ha potuto contro il giovane e maculato Cetane che negli ultimi trenta metri lo ha ripreso e lasciato alle spalle. Giusto e normale così: Cetane di zampe ne ha quattro.

Un confronto mai andato in onda e che avrebbe meritato di esser visto. I tabloid inglesi celebravano gli imprendibili guizzi di Hector Bellerin, catalano che sin dalla giovane età ha trovato sistemazione e stipendio da terzino.incursore nell’Arsenal. “Il più veloce della Premiership” era il ritornello stampato in centinaia di migliaia di copie. Richard Kilty, compatto sprinter britannico, campione mondiale e due volte campione europeo dei 60, mosca banca in un reparto di veloci e velocissimi di radici caribiche e africane, lanciò il guanto come Ettore Fieramosca: “20.000 sterline che il più veloce sono io. Bellerin può scegliere la distanza e la superficie: io sono pronto”. Il duello non ebbe mai luogo.

 

 

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