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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

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Osservatorio / Muovere La Torre per lo scacco matto

Sabato 27 Ottobre 2018

 

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Le medaglie sono già un premio morale e di grande visibilità, ma per vincerle occorre una preparazione ben programmata.

 

di Luciano Barra


Lo confesso, non so giocare a scacchi, preferisco il bridge. Ma dopo il mio articolo sui militari e sulla decurtazione del 50% delle assistenze federali ho avuto molte “mosse” che hanno un solo obbiettivo: quello di muovere in avanti La Torre. Basterà per fare scacco matto? La prima mossa mi dice che il budget “tecnico” a disposizione de La Torre è di 3,5 milioni di euro. E sia chiaro, ci si riferisce solo al budget “tecnico” per l’alto livello e non a tutti gli altri ammennicoli. Mi ha stupito questa notizia perché mi ha ricordato, che bene o male, era la stessa cifra (l’equivalente in euro) a disposizione di Rossi e Giovannelli 30 anni fa.

Con una piccola differenza: 30 anni fa il budget della FIDAL era di circa 10 milioni di euro (l’equivalente in euro), mentre oggi il bilancio federale è ben oltre il doppio. È vero, sono passati 30 anni, ma una vera proporzione non esiste.

La seconda mossa mi dice che le borse di studio per assistenza assegnate ai nostri migliori atleti sono dell’ordine di 15/20.000 euro, mentre ben più alte sono le previsioni di premi per chi vincerà medaglie. Trenta anni fa – con la differenza dovuta alla svalutazione – con questi importi non si soddisfaceva granché. Trenta anni fa i premi per le medaglie arrivavano da aziende che vestivano la Nazionale (in particolare grazie al contratto con l’Ellesse) e dal CONI. Oggi chi vince una medaglia è di diritto nel Club Olimpico con quello che ne consegue.

Quindi perché “budgettare” cifre ipotetiche e non investirle nella preparazione degli atleti?

Importi più elevati all’inizio della stagione permettono accordi con gli atleti più seri e più rispettosi di una programmazione tecnica, fuori dalla tentazione di dover partecipare a gare “remunerative”. Le medaglie sono già un premio morale e di grande visibilità, ma per vincerle è necessaria una preparazione ben programmata.

Se queste sono le premesse come ci si può attendere che le mosse de La Torre possano portare in due anni ad uno scacco matto? Non sono in possesso del bilancio federale, ma io credo che il contributo CONI sulla Preparazione Olimpica, che è ben superiore ai 3,5 milioni, dovrebbe essere tutto dedicato alla preparazione degli atleti di maggior rilievo.

Visibilità dell’atletica

Quanto sopra chiama direttamente in causa la visibilità dell’atletica che è una componente importantissima per il raggiungimento dei risultati di vertice. È la molla che fa scattare la famosa “motivazione”. Abbiamo tutti visto cosa è accaduto con la Pallavolo, soprattutto quella femminile, ma anche se in misura minore con quella maschile. I due recenti campionati mondiali sono stati sostenuti in maniera massiva, direttamente e indirettamente, da investimenti pubblicitari fatti da Federazioni e Sponsor. E noi? Quando mai?

L’ultimo dato di audience sulla finale femminile (oltre 6 milioni di spettatori) conferma che non solo il calcio fa ascolto. Quanto fatto da RAI-2 questa estate con Pallavolo, Pallacanestro, Nuoto ed Atletica sta a dimostrare quanto sia falso il “mantra” adottato fino ad oggi dai responsabili televisivi della RAI che hanno sempre sostenuto – per giustificare lo spazio dedicato al calcio, anche nei notiziari – che è “quello che vuole il pubblico”. I numeri di questa estate dimostrano che non è vero. Ovviamente tutto diventa più facile quando le trasmissioni televisive sono “appoggiate” da campagne pubblicitarie adeguate e da buoni risultati tecnici.

Avete dubbi che se ciò avvenisse in maniera più massiccia nell’atletica (pur con la difficoltà di promuoere lo sport individuale rispetto a quelli di squadra) ne trarrebbero giovamento i risultati stessi dei nostri atleti? Noi invece decurtiamo del 50% l’assistenza ai nostri atleti perché militari. Che autogol!

È sempre una questione di budget. Date un budget adeguato a La Torre ed allora avremo uno scacco matto.


 

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