- reset +

Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





I sentieri di Cimbricus / Quei temerari nella terra di nessuno

PDFPrintE-mail

Sabato 27 Ottobre 2018

 

van niekerk

 

La ricerca della perfezione tra 200 e 400, linea di confine segnata col filo spinato, come sfida al limite umano.

 

di Giorgio Cimbrico


La distanza in cui l’uomo raggiunge i più impressionanti e vertiginosi picchi e quella in cui la resistenza alla velocità viene messa a dura, a volte disperata, prova. 200+400: una dimensione poco conciliabile, una linea di confine ricca di filo spinato. Qualcuno ha provato ad assaggiarle in un grande evento e ne è venuto a capo (Michal Johnson, ad Atlanta e, un anno prima, ai Mondiali di Göteborg), qualcun altro ha fallito (Wayde van Niekerk ai Mondiali londinesi dell’anno scorso) se può esser etichettato fallimento metter le mani sui 400 e cedere di poco, da esausto e prosciugato, sui 200.

Johnson, detto l’Espresso di Waco, è stato padrone di entrambi i record mondiali contemporaneamente. Prima di lui, in una delle rarissime escursioni sul quarto di miglio e un anno e mezzo prima del prodigioso 19”83 messicano, Tommie Smith aveva chiuso in 44”8 sulle yards e in 44”5 sulla distanza metrica, entrambi record mondiali. Il suo tecnico, Bud Winter, lo aveva pronosticato, con ottimismo sconfinato, pronto a correre in 43, forse in un 42 alto. “Probabilmente era il mio vero terreno di gara, ma lo frequentai pochissimo”, è capitato di confessare a Tommie che, come annunciava un antico slogan pubblicitario, con quelle gambe avrebbe potuto fare tutto quel che voleva.

La stessa fama di “pigrone” è finita addosso a Usain Bolt che, ancor prima dell’inizio della sua sconfinata e abbacinante parabola, venne spinto più di una volta da Glen Mills a provare i 400 che avrebbe potuto divorare con i suoi stivali delle sette leghe. Ma il Lampo non andò più in là di un molto normale 45”28 datato 2007. Il 30”97 sui 300 a Ostrava 2010 è eloquente: solo Van Niekerk, 30”81, e Michael Johnson, 30”85 in altitudine, sono andati più veloci di lui. Presi in esame i vertici del sudafricano e del texano sui 400, si può ipotizzare per Bolt un record virtuale attorno ai 43”30.

Quest’anno, scenario storico mutato con l’irruzione di due giovani, l’americano Michael Norman e il lunghissimo giamaicano Akeem Bloomfield, e con gli ennesimi progressi del sottile ed elegante bahamense Steven Gardiner, entrati di forza tra i primi dieci di sempre.

Mondo –

Michael Johnson (Usa) 19”32+43”18 = 62”50
Wayde van Niekerk (Rsa) 19”84+43”03 = 62”87
LaShawn Merritt (Usa) 19”74+43”65 = 63”39
Michael Norman (Usa) 19”84+43”61 = 63”45
Isaac Makwala (Bot) 19”77+43”72 = 63”49
Steven Gardiner (Bah) 19”75+43”87 = 63”62
Jeremy Wariner (Usa) 20”19+43”45 = 63”64
Butch Reynolds (Usa) 20”46+43”29 = 63”75
Akeem Bloomfield (Jam) 19”81+43”94 = 63”75
Danny Everett (Usa) 20”08+43”81 = 63”89
Fred Kerley (Usa) 20”24+43”70 = 63”94
Quincy Watts (Usa) 20”50+43”50 = 64”00

Europa –

Bruno Hortelano (Esp) 20”04+44”69 = 64”73
Jonathan Borlèe (Bel) 20”31+44”43 = 64”74
Thomas Schoenlebe (Gdr) 20”48+44”33 = 64”81
Roger Black (Gbr) 20”56+44”47 = 64”93
Mark Richardson (Gbr) 20”62+44”37 = 64”99

Donne –

Marita Koch, con Irena Szewinska la più poliedrica tra le velociste, guida con margine netto la combinata in forza dei record del mondo che detenne, in contemporanea, tra il 1978 e l’88, a parte i due anni di regno, sui 400, di Jarmila Kratochvilova. L’elegante Shaunae Miller, signora Uibo dopo il matrimonio con il decatleta estone Maicel, è destinata a salire ancora.

Marita Koch (Gdr) 21”71+47”60 = 69”31
Jarmila Kratochvilova (Cze) 21”97+47”99 = 69”96
Marie José Perec (Fra) 21”99+48”25 = 70”24
Valerie Brisco Hooks (Usa) 21”81+48”83 = 70”64
Olga Vladykina (Ukr) 22”44+48”27 = 70”71
Sanya Richards (Usa) 22”09+48”70 = 70”79
Shaunae Miller-Uibo (Bah) 21”88+48”97 = 70”85
Cathy Freeman (Aus) 22”25+48”63 = 70”88
Allyson Felix (Usa) 21”69+49”26 = 70”95
Chandra Cheeeseborough (Usa) 21”99+49”05 = 71”04

 

Cerca