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Saro' greve / Giugno, un mese propizio per i velocisti

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Venerdì 15 Giugno 2018

 

tortu-2017

Oggi Filippo Tortu festeggia il suo ventesimo compleanno e si prepara a correre a Madrid ed a Tarragona.

di Vanni Lòriga

“Nel mese di giugno / in città quando sospesa / alta sopra il nostro sperdimento / si desta alla frecciata delle luci” canta il poeta Mario Luzi che fu bravo atleta a Siena nella Mens Sana. Sentiva, nel sopraggiungere del sesto mese dell’anno dedicato a Giunone, il vero esplodere dell’estate e del tempo felice per i velocisti. Non a caso proprio oggi, 15 giugno 2018, il ragazzo più veloce d’Italia compie venti anni e festeggerà la ricorrenza partecipando, fra una settimana, al Meeting di Madrid che si corre ai 650 metri sul livello del mare della pista di Maratalaz. Dopo le gare di Savona e di Roma ha lavorato duro per tre settimane e si sa a quale porta vuole bussare e quale muro deve saltare. E un altro cento metri correrà a fine mese, ultima frazione della 4x100 ai Giochi del Mediterraneo di Tarragona.

Parlando di tempi che sfidano il famoso muro dei 10 secondi non si può certo dimenticare che l’unico Italiano che in questo tempo ha coperto i 100 metri è stato Pietro Paolo Mennea che realizzò l’impresa per la prima volta proprio in giugno, esattamente il 16 giugno 1972 quando non aveva ancora compiuti i vent’anni. Si trattava di 10 secondi netti manuali, tempo ottenuto nel corso del quadrangolare Italia- Belgio-Romania-URSS in cui si classificò secondo, a due millesimi da Valerj Borzov, eguagliano il primato europeo. Il giorno dopo vinse i 200 con il tempo di 20”2, altro primato continentale eguagliato. Conferma che il mese di giugno gli era propizio. Ma non troppo.

Un anno dopo, sulla stessa pista dell’Arena, Mennea era atteso contro la Cecoslovacchia con un certo timore perché l’avvio di stagione non era stato positivo. Ed invece tornò alla vittoria con il tempo di 20”6. Era esattamente il 27 giugno 1973 e il giorno dopo sarebbe diventato maggiorenne, compiendo il ventunesimo anno. Al Corriere dello Sport avevamo preparato una pagina sulla sua vita di atleta e campione. Non venne mai pubblicata per un semplice motivo. Mennea aveva corso verso le 20,30 e due ore dopo venne sparato il colpo di pistola che dette il via alla gara degli 800 metri.

Marcello Fiasconaro partì all’attacco coprendo i primi 200 in 25”0; i secondi in 26”2 e pertanto passando al suono della campana in 51”2. Terzi 200 in 25”3 (1’16”5 ai 600) e tempo finale di 1’43”7, nuovo record mondiale, … I tre cronometristi ufficiali avevano tutti lo stesso tempo e posso garantire che il collega Dino Pistamiglio, la vera corte di cassazione, aveva scattato 1’43”6. Così niente pagina per Pietro ed attenzioni solo per Mark, … Un primato che resistette per tre anni e 28 giorni, sino all’1’43”5 di “Caballo” Juantorena ai Giochi di Montreal.

Volendo si possono scovare molti record della velocità stabiliti nel mese di giugno. Mi pare storico e nobile il 10”2 di Jesse Owens ottenuto il 20 giugno 1936 a Chicago. E non meno importante il 10 secondi netti di  Armin Hary sui 100 (Zurigo, 21 giugno 1960) ed il 20 secondi netti di Tommie Smith sui 200 (Sacramento, 11 giugno 1966). Per rientrare a casa nostra non possiamo dimenticare il record europeo di Sergio Ottolina sui 200 con il 20”4 realizzato a Saarbrucken il 21 giugno 1964. Onore delle armi al caporale Ottolina, allora alle dipendenze di quel verme del Capitano Lòriga ed allenato da Enzo Rossi, la volpe di Zagarolo.

Altri tempi, ma debbo garantire che a seguire l’atletica non ci annoiavamo …

 

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