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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
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Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
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PyeongChang 2018 / (10) Giornata interlocutoria in attesa del finale

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Lunedì 19 Febbraio 2018

canada-bob 2

di Gianfranco Colasante

Una giornata per riprendere fiato. Solo tre titoli in palio, col Bob a due assegnato alla pari al centesimo a Canada e Germania (nella foto, sul podio assieme al duo lettone), dopo quattro discese tirate a rompicollo. Dalla trentina di equipaggi in gara, compresi Monaco e Brasile, mancavano purtroppo gli italiani. Assenza che lascia interdetti. Certo, i confini dello sport sono cambiati e per di più, mutando tanto rapidamente, non lasciano tempo ai rimpianti. Ma proprio per questo la tradizione andrebbe tutelata e, soprattutto, alimentata. La tecnologia, i materiali, la tecnica, perfino le gallerie del vento per studiare i fattori aerodinamici (in passato erano state utilizzate anche quelle della Ferrari), sarebbero tutti elementi facilmente reperibili. Manca semmai la volontà di mettere in piedi un ampio piano di reclutamento e sviluppo. E questa è valutazione ancora più dolorosa se parliamo di una specialità nella quale siamo stati per decenni maestri e diligenti disacepoli.

Qui i risultati completi e il medagliere dopo la 10. Giornata.


Dopo una settimana, sono stati assegnati 64 titoli. Noi ne abbiamo riportati due, e ce ne possiamo compiacere perchè un oro invernale ci mancava dal 2006. A Giochi fatti però verranno fatte delle considerazioni e sarà opportuno (se non necessario) compilare una cartella clinica sullo sport invernale italiano. Che, e questo resta un dato acclarato anche se qualche medaglia in più dovesse arrivare da Sofia Goggia o da Federico Pellegrino, mostra di aver bisogno di un rapido tagliando. Specie se sarà confermata la voce di una possibile nuova candidatura olimpica in versione invernale, secondo una tendenza che sta diventando una perversa abitudine.

E da questo punto di vista appare bizzarra, se non proprio censurabile, l'affermazione del presidente Malagò che rinvia al dopo 4 marzo la decisione definitiva (a Milano è ancora in attività un mini-staff, reduce del dopo "Roma Venti-Ventiquattro" impietosamente bocciato dalla pentastellata Virginia Raggi, che sta lavorando a spianare per il 2019 la strada del CIO allo stesso Malagò). Come se la conferma del presenzialista Luca Lotti piuttosto che il passaggio di consegne ad Adriano Galliani del nostro ministero dello sport (pur sempre senza portafoglio) potesse cambiare qualcosa in termini di sviluppo e, soprattutto, di credibilità. Quanto ai Cinque Stelle, un po' di chiarezza l'ha fatta Luigi Di Maio, pilatescamente rinviando il problema (se mai ci presenterà) al sindaco Chiara Appendino. Staremo a vedere.

Semmai, sarebbe più produttivo - anche se le medaglie alla fine dovessero essere 12 o 13, tanto per ricordare alcune previsioni giornalistiche - porre mano a una revisione dell'organizzazione federale dello sport della neve e del ghiaccio, congelata nella FISI e nella FISG come avveniva ai tempi di Cortina 1956. Che appare inadeguata a fronteggiare il programma dei Giochi Invernali, in costante e inarrestabile crescita numerica. E che oggi deve confrontarsi con un numero ben più ampio di federazioni internazionali, gelosi custodi dello spazio che hanno conquistato e difendono, ampliando a piacere le gare olimpiche, in nome della conquista dei sempre più ricchi contributi CIO. 


10. GIORNATA - 19 Feb 2018

Uomini
BOB / A DUE
1. Canada
2. Germania
3. Lettonia

PATTINAGGIO VELOCITA' / 500 M
1. Havard Lorentzen (NOR)
2. Cha Min Kyu (KOR)
3. Gao Tingyu (CHN)

TRAMPOLINO / SQUADRE
1. Norvegia
2. Germania
3. Polonia

 

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