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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
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MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
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I sentieri di Cimbricus / La difficile quadratura dei (cinque) cerchi

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Venerdì 16 Febbraio 2018

cio-doping

di Giorgio Cimbrico

Tutto passa, tutto va, dicono i francesi. Anche la febbre olimpica, l’ambizione di ospitare i Giochi, di far parte di un circolo esclusivo, della possibilità di mettere i cinque cerchi sui cartelli che delimitano il confine urbano. Rapido bilancio di questi ultimi anni. St Moritz si candida per l’Olimpiade invernale del 2022 o, in alternativa, per quella del 2026. Il cammino viene interrotto da un referendum che registra il fronte compatto del rifiuto da parte degli industriosi engadinesi. Monaco di Baviera e Cracovia puntano al 2022 ma la strada si ferma davanti alla volontà popolare.

Innsbruck cova per il 2026 il progetto di diventare la prima città ad aver avuto l’onore di ospitare tre volte l’Olimpiade bianca. I tirolesi votano nein. Due sono state sufficienti.

Amburgo, capitale del commercio, della moda, dei giornali, vuole affiancarsi a Berlino e a Monaco di Baviera conquistando i Giochi estivi del 2024. La candidatura viene demolita da un referendum.

Oslo è l’unica città in cui il voto della gente sostiene l’idea di far tornare i Giochi a 70 anni dall’edizione del 1952, ma nel 2016 cala sia l’appoggio delle persone che quello politico. E finisce lì.

Nella corsa ai Giochi 2024, si registrano gli abbandoni di Boston e di Budapest e il disinteresse dell’amministrazione che “governa” Roma. Dopo lo stop di Monti al progetto 2020, è Raggi, a dispetto del nome, a spegnere i rai della speranza.

In questi giorni a Pyoengchang il CIO ha presentato un documento che può essere sintetizzato in: le 118 misure per ridurre i costi e rendere di nuovo le Olimpiadi un traguardo ambito. Un titolo lungo, alla Wertmuller o alla Woody Allen: il dittatore dello stato libero di Bananas (nessuna allusione ai Signori degli Anelli che sono tutti honourable men, avrebbe detto Marco Antonio) o tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso ma non avete mai osato chiedere.

Qui la traduzione potrebbe essere: tutto quello che potreste risparmiare ma non vi è mai venuto in mente. E così ci pensa il CIO con questa guida che, giungendo a piedi della lista, prevede contenimenti di un miliardo di dollari per gli estivi e della metà per gli invernali. È un indirizzo, ma se avanti così saranno necessari più allettanti incentivi. In Asia hanno meno problemi e si gettano su Giochi di ogni tipo: invernali, estivi, asiatici, universitari.

In attesa di novità - e di timori - da parte di Parigi e di Los Angeles, le parole che risuonano più di frequente sono Heritage, Legacy: eredità, lascito per il futuro. Vogliamo vedere cosa è rimasto ad Atlanta? Quanti impianti sono stati smantellati dai poveri greci? O, con un viaggio assai più breve, dare un’occhiata a Torino e vallate?

Quel che resta dei Giochi è più o meno la magra eredità che mio figlio si è già rassegnato ad avere in sorte quando abbandonerò questa valle di lacrime? A proposito, perché valle di lacrime?

 

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