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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

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Giochi Olimpici Invernali - 1980

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1980 Lake Placid

XIII Giochi Olimpici Invernali


(gfc) Il ritorno dei Giochi a Lake Placid (dove erano già stati nel 1932, ma in ben diverse condizioni di sviluppo dello sci) era stata deciso direttamente dal CIO, guidato all’epoca da Lord Killanin. Anche perché non c’erano altri centri interessati ad ospitarli. Forse è esagerato definire i Giochi Invernali del 1980, come più volte si è letto, semplicemente come un disastro. Ma, specie dopo l’eccellenza di Innsbruck, parve a tutti chiaro che a Lake Placid s’era fatto un reale passo indietro.

Con gli impianti decentrati per chilometri attorno alle Whiteface Mountain, a finire sotto accusa toccò per prima alla rete dei trasporti, assolutamente inadeguata, anche per gli scioperi degli addetti che praticamente la bloccarono per una decina di giorni. Altro problema fu quello dei biglietti, in gran parte rimasti invenduti a causa delle cervellotiche disposizioni degli organizzatori. Tanto che alla fine fu inevitabile una coda di denunce che portò i vertici dell’organizzazione in tribunale, impegnati a fronteggiare il tracollo finanziario e l’inevitabile fallimento economico più che tecnico.

Sul piano sportivo gli americani riscattarono l’immagine negativa con due grandi affermazioni, in un medagliere dominato sempre da russi e tedeschi-est. La prima, nel pattinaggio di velocità, con Eric Heiden capace di vincere tutte e cinque le gare del programma; la seconda con il trionfo della loro squadra nel torneo di hockey. Quando già era nell’aria il possibile boicottaggio – che sarà attuato di lì a qualche mese per i Giochi di Mosca – quella vittoria ottenuta a spese dello squadrone sovietico, un complesso formidabile che da decenni dominava Olimpiadi e Mondiali, fu definito un vero “miracolo” e tale rimane nell’immaginario collettivo della nazione.

Tanto sentito da ispirare un bel film (“The Miracle”) diretto nel 2004 da Gavin O’Connor. Soprattutto perché ottenuta da una squadra di studenti universitari poco più che ventenni (dal momento che erano esclusi i professionisti “dichiarati”, seppure era arduo ritenere “dilettanti” i russi) allestita in pochi mesi dal caparbio allenatore Herb Brooks. Gli americani sconfissero i sovietici in semifinale per 4 a 3, grazie soprattutto al portiere Jim Craig, vero eroe della serata, prima di superare la Finlandia nell’incontro decisivo e valido per la medaglia d’oro.

Per l’Italia – prima Olimpiade di Franco Carraro da presidente del CONI (era stato eletto da poco più d’un anno e mezzo) – ci fu un deciso passo indietro rispetto a Innsbruck. Nessuna medaglia d’oro e solo due argenti, per di più confinate nell’ambito ridotto dello Slittino. Sul podio salirono ancora l’inossidabile Paul Hildgartner e il doppio Gschnitzer / Brunner.

Nello sci alpino, invece, archiviati ormai i fasti della “Valanga”, Lake Placid rappresentò un vero fallimento. La migliore del gruppo risultò Ninna Quario quarta per 3/100 nello Slalom, davanti alla Giordani, quinta. Sul fronte maschile si registrarono solo due sesti posti con Plank in Discesa e Nockler nel Gigante. Questo sì un disastro.

La scheda di Lake Placid 1980

Altitudine: 568 m s.l.m.
Date: 13/24 Febbraio 1980.
Nazioni presenti: 37 (vincitori di medaglie: 19).
Atleti partecipanti: 1072 (839 uomini, 233 donne).
Apertura: Walter Mondale, vice-presidente degli Stati Uniti.
Accensione del tripode: Charles M. Kerr.
Giuramento degli atleti: Eric Heiden (Pattinaggio di velocità).
Programma tecnico: 10 sport, 38 gare.
Medaglie assegnate: 115 (38 Oro, 39 Argento, 38 Bronzo).

Membri italiani del CIO: Giorgio de' Stefani (dal 1951), Giulio Onesti (dal 1964).
Presidente del CONI: Franco Carraro.
Capo della delegazione italiana: Gianfranco Cameli.
Sede della delegazione: Villaggio Olimpico.
Alfiere della squadra: Gustav Thoeni (Sci alpino).
Attaché: Giovanni Rizzuto.

Atleti italiani in gara: 46 (34 uomini, 12 donne).
Riserve o non entrati: 3 (3 uomini).
Medaglie vinte: 2 (2 Argento).
Atleti italiani vincitori di medaglie: 3 (3 uomini).









 

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