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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

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MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
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Bedogni

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Romeo “Mario” BEDOGNI






Di professione disegnatore industriale, difensore dei Diavoli Rossoneri e della Nazionale di hockey ghiaccio (46 le presenze in azzurro), il 26 settembre si è spento a Milano – era nato a Musocco, quando il paese non era stato ancora inglobato da Milano, il 22 novembre 1923 –, a quasi 94 anni. Aveva preso parte a due edizioni dei Giochi Olimpici, nel 1948 a St-Moritz (quando disputò 3 incontri) e nel 1956 a Cortina, settimo con 6 incontri e tre reti. Con la squadra nazionale aveva vinto due Criterium d’Europa, a Parigi nel 1951 e a Krefeld/Colonia nel 1955, sia pure subentrando sempre dalla panchina.

Proveniente dal rotellismo (nel 1943 era stato campione italiano dei 50 km), si era avvicinato al ghiaccio all’inizio degli anni Quaranta. A livello di club, Romeo Bedogni (per tutti Mario dopo che all’anagrafe s’erano rifiutati di registrare il suo secondo nome) già nel primo dopoguerra entrò a far parte della formazione dell’HC Diavoli Rossoneri Milano con cui ha vinto due Campionati d’Italia (nel 1949 e 1953) e la prestigiosa Spengler Cup nel 1950 a Davos.

Nel 1954 è passato ai cugini del Milano-Inter vincendo ancora una Spengler Cup (1954) e il suo terzo scudetto. Negli anni successivi ha vestito la maglia del MilanInter HC, squadra che ha riportato lo scudetto 1957-58, e poi quella dei Diavoli HC (altro titolo nazionale vinto nel 1959-60). Diventando così il solo giocatore ad aver vinto il tricolore con le quattro squadre milanesi.


Lasciato l’hockey milanese, è stato ancora giocatore-allenatore a Como e, prima di ritirarsi del tutto sul finire degli anni Settanta, ancora allenatore a Bergamo.

 

 

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