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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

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Saro' greve / L'importanza delle radici in Gallura (e dintorni)

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Lunedì 21 Agosto 2017

olivo

di Vanni Lòriga

Quando alle ore 22.28 del 13 agosto scorso il giovane Alessandro Murgia ha segnato, al novantatreesimo minuto della Super Coppa Italiana di calcio, la rete che ha dato alla Lazio la vittoria sulla Juventus da mezza Roma si sono levate urla di gioia. Ho esultato anch’io, che non sono laziale, per il semplice motivo che l’eroe di quella notte di piena estate ha le radici in Gallura, il Giudicato da cui proviene anche la mia famiglia. Francesco, babbo di Alessandro, è originario di Monti, paese gallurese che sorge a sud del Limbara, il monte che sull’altro versante domina Tempio. E da Tempo viene la famiglia paterna di Filippo Tortu, il miglior sprinter del momento.

Prima di andare avanti posso segnalare, a titolo di semplice curiosità, che l’attrice Nicole, consorte del giocatore del Milan Angelo Bertolacci, è sorella di Alessandro. Preciso inoltre che Monti, una delle capitali del Vermentino, in lingua sarda si chiama Monte, con riferimento al vicino monte Olia.

La città di Tempio Pausania, che ho appena citato, deve il suo doppio nome al fatto che in tempi remotissimi nel suo territorio sorgesse un tempio dedicato ad Hera-Giunone (Tolomeo, III-3,7) e che non lontano si trovasse la città di Phausania, sede del primo vescovato della Gallura.

Tempio, dal punto di vista dell’atletica, non è legata solo ai Tortu (Giacomo Sr.; Salvino, Giacomo Jr. e Filippo) ma anche a Carlo Simionato, argento iridato nella 4x100 ad Helsinki 1983 e finalista nei 200 metri insieme a Pietro Mennea.

A chi dovesse chiedere cosa abbia a che fare il velocista romagnolo con il capoluogo gallurese dirò soltanto che suo nonno (Carlo anche lui) era fratello del famosissimo mezzosoprano Giulietta, entrambi figli di Giovanna Maria Truddaiu nativa di Bortigiadas, paese confinante con Tempio dove Felice, bisnonno di Carlo, era direttore del locale carcere giudiziario.

Parlando di cantanti che abbiano avuto radici o rapporti di vita con la Gallura ricordo i tenori tempiesi Bernardo De Muro e Giovanni Manurita; i vari Gabriel (Gavino ed il più recente Peter) e, ritiratosi nell’eremo dell’Agnata ai piedi di Tempio, Fabrizio De Andrè.

È per ampliare il discorso sulla musica va citato Paolo Fresu, da Berchidda, sicuramente fra i migliori trombettisti e flicornisti del mondo. Per ultimare questa rassegna musicale ricorderò soltanto che Gabriele D’Annunzio, dopo aver ricevuto al Vittoriale il coro di Aggius di Gavino Gabriel, entusiasta li definì “i galli di Gallura”

Tornando allo sport, come si può dimenticare Andrea Degortes, famoso con il soprannome di Aceto, il vero re del Palio di Siena, nativo di Olbia?

Ho finito di tediarvi con i galluresi (e dintorni) famosi? No. Debbo darvi il colpo di grazia rivelando che l’inventore della Settimana Enigmistica, l’ingegner Giorgio Sisini conte di Sant’Andrea, era originario di Sorso, nella limitrofa Anglona, ma preferiva trascorrere lunghi periodi alla Maddalena. E da quelle parti visse a lungo un certo Giuseppe Garibaldi. Ma non voglio incorrere nel reato di appropriazione indebita. Non senza rivelarvi che tre Presidenti della Repubblica Italiana venivano dal “Capo di Sopra”. Parlo di Antonio Segni, di Francesco Cossiga e di Giuseppe Saragat. Nato a Torino ma la sua famiglia, quando ancora il suo vero cognome era Saragatu, proveniva proprio da Tempio Pausania.

PS-1 – Il lato orientale della Gallura è costituito dalla famosa Costa Smeralda, di cui poco mi interessa, salvo per il fatto che Punta Capriccioli non è proprietà dell’Aga Kan ma dei Depperu di Luras.

PS-2 – Luras è il paese della mia famiglia. È famoso per essere interessante centro alloglotto (vedi Enciclopedia Treccani) in quanto vi si parla l’antico logudorese nobile; per l’abilità mercantile dei suoi abitanti (“lurincu volpe”) e per la presenza nel suo territorio dell’albero più antico di Europa, un olivastro di circa 4000 anni (s’ozzastru ‘e Luras). Fruttifica ancora, …datevi una regolata!

 

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