- reset +

Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





Londra '17 / Il "giro" in meno 43 secondi? Ce lo spiega la Rai

PDFPrintE-mail

Lunedì 7 Agosto 2017

londra-2017-stadio

di Vanni Lòriga

Tradendo la mia natura e le mie abitudini, questa volta anziché “greve” sarò elogiativo, pur non giungendo all’adulazione. Voglio rivolgere il mio apprezzamento alle telecronache RAI. Quando si afferma che la emittente di Stato adempie ad un servizio sociale e culturale si afferma solo la verità. Se non ci fosse Mamma RAI ed i suoi inviati certe cose non le avremmo mai sapute. Per esempio avrei continuato a pensare che ANA sia la sigla della Associazione Nazionale Alpini (ovviamente d’Italia, …). Si tratta invece degli Atleti Neutrali Autorizzati, cioè dei 19 russi "buoni" ammessi a gareggiare. La notizia è tanto interessante che il telecronista principale l’ha ripetuta almeno trecento volte. Si parla della tecnica di comunicazione nota come martello pneumatico, basata sulla reiterazione del concetto, una figura retorica detta “poliptoto”.

Poliptoto usato anche per ricordarci che l’Olympic Park in cui si disputano le gare è intitolato alla Quenn Elizabeth. I totalizzatori accettano scommesse su quale delle due ghiotte notizie (ANA e Regina) avrà alla fine un numero maggiore di citazioni.

È però un vero peccato che le cronache RAI non siano seguite dagli atleti stranieri. Se lo avessero fatto, Usain Bolt avrebbe evitato di commettere quegli errori che lo hanno portato alla sconfitta nella finale dei 100 metri. La prima voce tecnica in campo ha scoperto dove lo sfortunato giamaicano ha sbagliato: partenza lenta, irrigidimento, eccetera.

Speriamo che il sudafricano Waide Van Nieker sia stato invece attento ai consigli che gli sono stati gratuitamente forniti per correre domani sera la finale dei 400 metri in meno di 43 secondi. Si tratta di una faccenda facilissima, basta saper fare le addizioni. Considerato che il suo personale sui 300 metri è di 30”81 è sufficiente che corra gli ultimi 100 metri nello stesso tempo impiegato da Michael Johnson in occasione del suo record mondiale di 43”18. Che fu di 11”52. Sommandoli al già citato 30”81 si ottiene un totale di 42”33, … ammesso anche un leggero rallentamento, andare sotto i 43 secondi diventa un gioco da ragazzi.

Siccome sono nato in provincia di Nuoro non mi va di fare nomi e nemmeno cognomi dei predetti commentatori. Li farò unicamente se avranno indovinato. Intanto per il momento mi accontento di guardare il mio quasi omonimo VAN NIeker impegnato anche sui 200 metri. Anche se nessuno gli ha detto come potrebbe fare meglio del misero 19”19 dell’attuale primato. Dovrà arrangiarsi.
 

Cerca