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Londra '17 / Il futuro dell'atletica passa per le Olimpiadi?

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Venerdì 4 Agosto 2017

bach

di Carlo Santi

Thomas Bach continua a ripetere che «l’atletica è lo sport di riferimento alle Olimpiadi». Il presidente del Comitato Olimpico Internazionale, il vero padrone dello sport mondiale, lo ha ripetuto oggi a Londra al termine dei lavori tra la IAAF e il CIO. Bach vuole però ridurre il numero complessivo dei partecipanti ai Giochi. Il progetto per il futuro, che significa subito Tokyo 2020 ma poi Parigi 2024 e Los Angeles 2028, è quello non solo di inserire una nuova gara nel programma dell’atletica, la 4x400 metri mista, ma anche quello di cercare di intervenire sulla marcia. Il tentativo è abolire la prova dei 50 chilometri non escludendo la possibilità di trovare un accordo per una prova unica tra la 20 e la 50, magari una 30 chilometri.

Inserire la 4x400 mista nel programma delle Olimpiadi significa aumentare i quattrocentisti perché è assai difficile che un o una atleta di primo piano corra la gara individuale, quindi la 4x400 del suo genere e poi la staffetta mista. Occorre convocare, quindi, qualche altro elemento. E se si vuole ridurre il numero dei partecipanti… Ecco perché il progetto non ci sembra frutto di un lavoro in direzione dello sviluppo dell’atletica.

La realtà è che l’attuale CIO vuole trasformare le Olimpiadi e l’introduzione, già dalla prossima edizione del 2020, di sport come l’arrampicata, lo skateboard oltre al baseball/softball, al karate e al surf, è la chiara intenzione di come saranno i Giochi nel futuro. Non ci meraviglieremmo se presto il programma dell’atletica sarà rivoluzionato nel tentativo di renderlo appetibile alle televisioni, ma col rischio di allontanarlo dai principi dello sport come lo conosciamo adesso. Tra non molto siamo certi che vedremo anche i tuffi da grandi altezze, alle Olimpiadi, proprio per andare in quella direzione.

La Russia è sempre out dagli stadi dell’atletica. Solo qualche atleta ha ricevuto un lasciapassare dalla IAAF per competere. Qualche segnale ci dice che alla fine della stagione il veto sarà rimosso. La federazione internazionale dell’atletica è la sola ad aver sanzionato in maniera così dura la Russia. Bach, rispondendo a una domanda sulla vicenda, ha spiegato che ad altre discipline della Russia non è stato riservato lo stesso trattamento nonostante il rapporto della WADA non escludesse implicazioni, per perché la IAAF era sotto inchiesta – il riferimento è alla gestione di Lamine Diack – e quindi era logico agire in questo modo.

 

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