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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





I sentieri di Cimbricus / Modeste proposte: il futuro e' adesso

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Venerdì 21 Luglio 2017

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di Giorgio Cimbrico

Il nuoto – anzi, le discipline acquatiche – hanno saputo fare il salto di qualità, si sono adeguate, sono moderne, al passo con i tempi. Mica come l’atletica che è vecchia, con le ragnatele, la polvere del tempo, etc. L’altro giorno, cambiando canale (zapping, mai) mi è capitato di vedere una gara in cui si alternavano un tuffatore da un metro e una tuffatrice dai dieci metri. Deve essere l’ultima invenzione che segue le staffette miste, il sincro ambosessi (essendo di una certa età, preferisco ancora i film con Esther Williams) e i tuffi che continuano a moltiplicarsi come i pani e i pesci o il vino alle nozze di Cana. Gesù – per sfortuna sua - non prendeva lo straccio di un diritto tv.
 
A questo punto, fossi in intimità con Sebastian Coe, che da tempo parla di necessità di svecchiamento, cita la NitroCup australiana e su richiesta del CIO vara per Tokyo la 4x400 uomini più donne, gli suggerirei una combinata 110hs (o100hs)-martello o triplo-3000 siepi. O, approfittando delle otto corsie, gare sui 100, 200, 400 a coppie: un giamaicano e una giamaicana, un americano e un’americana, etc. Sviluppi infiniti.

Sarebbe come sfregare la lampada: ne uscirebbe il Genio palestratissimo per congratularsi e per mettersi a disposizione per altri suggerimenti e conseguenti cancellazioni: la 50 km di marcia marcia (appunto) verso il destino del dodo e del quagga, entrambi estinti. Più di due ore la gente non regge, dice chi comanda.  

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