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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
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MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
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(le oltre 400 testate dimenticate)





Sorrentino

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Sergio SORRENTINO






Nella mattinata di sabato 1° luglio, a quasi 93 anni, si è spento a Trieste (dove era nato il 19 luglio del 1924), Sergio Sorrentino, grande specialista dei Dragoni, classe molto tecnica che oggi non fa più parte del programma olimpico. Socio dello Yacht Club Adriaco, aveva iniziato ad andare per mare con i Dinghy, quindi con la Jole olimpica e, dal 1945, con le Stelle, prima di passare nel 1951 ai Dragoni, classe con la quale è stato campione del mondo nel 1958, europeo nel 1953, 1956 e 1964, cogliendo tre affermazioni consecutive nel “Felka Preis” di Kiel, un campionato di Francia e uno d’Inghilterra. Ma soprattutto due volte in gara alle Olimpiadi – nel 1956 e nel 1964 – assieme ad Annibale Pelaschier e Sergio Furlan (fu invece riserva a Napoli nel 1960), entrambe le volte chiudendo con un sesto posto finale.

Ma il suo nome, oltre che alle indubbie virtù agonistiche, resta legato alla fondazione del “Marina Hannibal” di Monfalcone, Centro velico federale e prima Scuola italiana, dedicata all’amico e compagno di regate Annibale, zio di Mauro. Dopo i lunghi soggiorni nel nord Europa per le regate negli anni Cinquanta e Sessanta, era rientrato in Italia con una idea fissa: realizzare a Monfalcone un complesso dotato di strutture e personale in grado di assolvere qualunque necessità dei diportisti. Era il 1956 quando Sorrentino, insieme ad “Hannibal” Pelaschier, aveva iniziato ad allenarsi nel bacino di Panzano sui Dragoni. Fu proprio durante quegli allenamenti, esplorando in lungo e in largo quell’area, che Sorrentino aveva individuato la parte sud ovest del bacino come luogo ideale per concretizzare la sua idea.

Nei primi anni Sessanta iniziò così il complicato iter burocratico che, dopo la cessione dell’area da parte del Ministero della Marina, portò all’inizio dei lavori. Nei primi giorni di agosto del 1964, quando fu infisso il primo palo di fondazione, la zona scelta si presentava come un acquitrino fatto di acqua, fango, sabbia e canneti. Ma in soli due anni, nel giugno 1966, si poteva tenere l’inaugurazione ufficiale.

In quell’occasione Beppe Croce, che all’epoca presiedeva la federazione internazionale della vela, disse: “Ubicato geograficamente nella miglior posizione europea, fra est e ovest, con Istria e Dalmazia dirimpettaie, per gente che va per mare coi più alti criteri della nautica. Ti invidio Sergio!”. Non è un caso se proprio al Marina Hannibal fu fondata la “Tito Nordio”, la prima scuola di vela federale intitolata al grande campione triestino. E in tema di impianti va ricordato il contributo dato alla Triestina Calcio e alla costruzione dello stadio intitolato a Nereo Rocco ed inaugurato nel 1992.

Gli ultimi tre anni della sua lunga vita, Sergio Sorrentino li ha trascorsi in una casa di riposo, sempre lucido, ma impossibilitato a svolgere una vita autosufficiente. Per sua espressa volontà, si è tenuta solo una cerimonia laica e la salma è stata cremata.





 

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