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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

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Piste&Pedane / Nuova struttura: si parte (pur con qualche scaramuccia)

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Martedì 24 Gennaio 2017

baldini-locatelli 2

di DANIELE PERBONI

"Padre Nostro che sei nei cieli / Restaci / E noi resteremo sulla terra, …".  Che c’azzeccano questi provocatori versi di Jacques Prévert con la rubrica che abbiamo l’onore e l’onere di tenere costantemente aggiornata su sportolimpico? Forse poco, forse tanto, forse niente o forse tutto. Dipende dai punti di vista, da quale angolazione viene sviscerato il tema dell’atletica nostrana. Belle parole, già. Ma il succo? Alla fine ciò che conta è capire. Magari poco, ma l’importante è comprendere. Tanto per cominciare al sottoscritto quel componimento piace un botto. E lo dice uno che non proviene da una cultura umanistica (scuole tecniche, per la precisione, un’iscrizione velleitaria alla facoltà di geologia e nessun esame tentato…) e che le parole in versi non lo entusiasmano affatto. Detto ciò (ed è anche troppo), andiamo finalmente al sodo.

Come annunciato la settimana scorsa, il movimento atletico italiano tutto ha fatto la conoscenza con la nuova struttura tecnica e con alcuni nomi nuovi che ne sono entrati a farne parte. Un progetto che dovrebbe portare nuova vitalità (forse, speriamo, auspichiamo, auguriamo), entusiasmo, efficienza, prosperità e medaglie nelle varie manifestazioni internazionali che si andranno ad affrontare da qui al 2020, Olimpiadi giapponesi (cerimonia di apertura 25 luglio, cerimonia di chiusura 9 agosto). Per non sprecare eccessivo spazio e non annoiare ulteriormente i nostri quattro accaniti lettori vi rimandiamo al sito della FIDAL dove è possibile prendere visione dell’organigramma completo: http://www.fidal.it/content/Locatelli-Baldini-per-l-Italia-del-futuro/104339.

Attenzione gente, quanto partorito dalla nuova dirigenza sta ad indicare, così almeno lo ha interpretato il qui presente, che nei quattro anni precedenti l’era tutto sbagliato, l’era tutto da rifare, tanto per fare il verso al Ginettaccio, … E non è che ci volesse molto ingegno per capirlo. Gli zeru titoli olimpici, le magre figure raccolte in ambito internazionale e l’infermeria più somigliante a un pronto soccorso di prima linea, sono ancora lì a testimoniare la discesa agli inferi imboccata dal movimento.

E non sarebbe bastato neppure un Tamberi d’oro… Anzi, forse con l’eventuale successo o medaglia olimpica saremmo ancora qui a discettare di quanto sia in salute l’atletica di casa nostra. Detto questo, ecco che il nuovo Commissario tecnico, l’Elio Locatelli da Cuneo, appena insediato e alla prima intervista ufficiale ha dato il via ad uno scambio di battute al vetriolo proprio con il papà/allenatore del Gimbo nazionale. Se queste sono le premesse abbiamo iniziato proprio alla grande. Ed ecco che i versi iniziali potrebbero tornarci comodi, …

Schermaglie di poco conto, si dirà. Probabilmente sì, ma servirà molto tatto, tanta calma e comprensione su tutti i fronti. Il “vecio” Locatelli e il “giovin” Baldini hanno accettato un incarico che non si preannuncia certo facile. Per quello che li conosciamo pensiamo che abbiano accettato non certo per il “grano” loro offerto (90.000 euro lordi l’anno non li collocano certo fra i paperoni dello sport italico, …) ma per una sorta di sfida che rappresenta il carburante che ha consentito loro di affrontare e raggiungere importanti e difficili traguardi.

Il compito a cui sono stati chiamati non è dei più facili. Il materiale umano su cui devono far affidamento non consente loro (e a noi tutti) di poter scalare le grandi vette mondiali. Diversamente i traguardi continentali possono sicuramente colorarsi d’azzurro, come hanno dimostrato i Campionati Europei della scorsa estate. Giovani di buone speranze, infatti, il settore giovanile ne sta producendo, grazie anche al crogiolo di etnie e culture che stanno bagnando le nostre sponde. Non ci resta, dunque, che sperare in buoni raccolti (anche se un nostro vecchio prof continuava a ripeterci: chi vive sperando muore a Montecatini, …). E se qualcosa dovesse andare storto? Si affronterà il classico “piano B”, se esiste. Almeno questo è l’auspicio.

Nel frattempo l’attività invernale, sui prati e sotto tetto, ci sta regalando alcuni buoni risultati, specialmente sul fronte giovanile, mentre certi veterani hanno dimostrato di essere ancora competitivi. Chi ha letto i Tarocchi afferma che ci sono favorevoli. Basta credere, ai Tarocchi, certo, non ai miracoli.
 

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