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Atletica / Assemblea elettiva: sveliamo i primi nomi, ...

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Mercoledì 19 Ottobre 2016

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di DANIELE PERBONI

Dopo lunga e struggente attesa, finalmente il fatidico giorno è arrivato. Sul far della sera di martedì 18 ottobre l’ufficio stampa federale ha svelato nomi e cognomi degli uomini e delle donne (pochissime per la verità) candidatisi a governare la FIDAL e l’atletica italiana per i prossimi quattro anni. In quota dirigenti si contano diciassette aspiranti, cinque in quota atleti e tre per i tecnici. Solo quattro ritentano l’avventura, dunque un rinnovamento robusto, in special modo fra tecnici e atleti: tutti alla prima esperienza.

E i presidenti? Quattro sulla linea di partenza, sopravvissuti due: Alfio Giomi (uscente) e Stefano Mei. A questo punto è d'uopo gettare sul tavolo il classico giochino del “chi da che parte sta”. Vecchie e ammorbanti logiche partitiche e da prima Repubblica? Probabile, ma la tentazione è forte e poi, ci scusino i quattro lettori quattro di queste povere righe, perché non dovremmo portare a conoscenza del pregevole pubblico, seppur rado, di quanto abbiamo appreso?

In attesa della notte dei fuochi

Naturalmente si tratta delle solite voci di corridoio, voci che vogliono restare anonime. In questo paese tutti “tengono famiglia”, schierarsi è sempre pericoloso. Lui (in senso lato naturalmente) può sempre venire utile in futuro, … Quindi nulla di ufficiale, anche perché nulla è ancora stato ufficializzato. E non è detto che verrà svelato prima della classica notte dei fuochi (la vigilia delle elezioni, fissate per il 6 novembre). Notte di strategiche alleanze e inaspettati voltafaccia. Notte insonne per i grandi manovratori di voti e prebende. Orsù, bando alle ciance e accendiamo i riflettori sulle cordate attribuite ai contendenti.

Il barbuto professore toscano da Grosseto si è aggiudicato i voti dei seguenti candidati: Elio De Anna, medico e politico di Forza Italia (ex assessore allo sport del Friuli), Matteo De Sensi, avvocato e attuale presidente FIDAL dell’Emilia Romagna, Mauro Nasciuti, vecchio (e non solo anagraficamente, la sua “prima” in consiglio federale avvenne nel lontano 1986, cooptato a furor di popolo cussino dal presidentissimo Primo Nebiolo) ex presidente del CUS Genova, Vincenzo Parrinello, generale e gran visir delle Fiamme Gialle, Franco Angelotti, presidente della Bracco Atletica e già presente in Consiglio con Franco Arese, Oscar Campari, vigevanese direttore tecnico dell’Atletica Vigevano, antica società fondata nel 1949, Angelo Giliberto, attuale presidente FIDAL della Puglia. E qui apriamo una parentesi.

In questo caso Giomi ha dovuto accettare uno scambio: fuori Giacomo Leone e dentro Giliberto. E l’ex maratoneta vincitore a New York nel 1996? Ecco lo scambio: Leone siederà sulla poltrona che fu di Giliberto. Ma continuiamo con chi ha giurato fedeltà al sessantottenne membro del Consiglio Europeo. Ecco dunque Roberto De Benedittis, presidente dell’Acsi Italia Atletica, società campione d’Italia femminile 2016, Sergio Baldo, Liana Cavesi, già alleata di Massimo Di Giorgio, Andrea Ceccarelli, tecnico delle Fiamme Gialle. In quota atleti può contare sui voti della martellista ligure Silvia Salis. Gran squadra e sufficientemente omogenea per quanto riguarda la copertura dei vari comitati regionali.

Mei e la sua cordata

L’effervescente Stefano Mei può contare sull’alleanza e i voti di Sabrina Fraccaroli, volitiva e intraprendente presidente uscente del Comitato provinciale milanese (piccola potenza in fatto di voti, da solo questo comitato potrebbe essere la quinta regione italiana), del pugliese Pietro Allegretti, del direttore tecnico della società campione d’italia 2016 l’Atletica Enterprise Benevento, Maurizio Salvi, Ida Nicolini, apprezzatissimo tecnico toscano di Pisa, del veneto Piero Coin, Alberto Montanari (Emilia Romagna), l’ex maratoneta Alessio Faustini, Filippo Di Mulo, già responsabile del settore velocità e ostacoli con la presidenza Arese. Lo spezzino poi ha sfoderato un’arma fondamentale, ma che potrebbe essere a doppio taglio: sembra che Sandro Donati faccia parte dell’entourage e che anche l’ex commissario tecnico di nebioliana memoria, Enzo Rossi, sia accampato sull’identica riva del fiume.

Quattro i candidati dati come “indipendenti”: Vincenzo Magliulo, Gerardo Vaiani Lisi, Cesare Manzotti e Marzia Caravelli. Chi vincerà? Personalmente vediamo Giomi in netto vantaggio per due semplici motivi.

Primo: il candidato uscente statisticamente è avvantaggiato. Secondo: il mondo atletico non è ancora pronto per un drastico cambiamento. Meglio percorrere strade conosciute che avventurarsi su sentieri che non sai dove ti porteranno. Terzo. quanti andranno effettivamente a votare? Essendo le spese di trasferta a carico delle società, quante di queste sono in grado di sopportarne i costi? E quante effettivamente sono interessate alla vita federale?

E non dimentichiamo che l’attuale presidente ha giocato una carta di gran peso, rendendo noto lo stanziamento federale per le società: un milione di euro. Riportiamo testualmente “1.032.700 euro è la cifra esatta stanziata complessivamente quest'anno dalla FIDAL in favore dei club. Si tratta di un incremento di oltre il doppio rispetto al 2013 quando il totale dei contributi erogati ammontava a 447.416,30 euro e che sfiora il triplo se confrontato con i 359.600 euro del 2012”. Accidenti, mica bruscolini! Guarda caso la notizia è stata annunciata con buona enfasi e proprio nell’imminenza dell’Assemblea elettiva. Un caso? Può essere. Ma ci crediamo poco. Giomi sembra aver imparato dal corregionale fiorentino: promesse, grandi annunci, contributi e vai con il tango. Strategia vincente? Ai posteri, …

 

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