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Calcio / La segreta historia del bomber Icardi Mauro

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Martedì 18 Ottobre 2016

icardi

Non so quante copie venderà il libro di Mauro Icardi, attaccante argentino dell'Inter - antica società milanese passata in tempi recenti dalla famiglia dei petrolieri Moratti a un fondo d'investimenti cinese. Un salto geografico che pare non aver migliorato il rendimento della squadra: l'ultima (dis)impresa, una sconfitta casalinga contro il Cagliari, un club che l'hanno scorso giocava in serie B. Ma il libro - pubblicato in questi giorni - è già diventato un caso, diciamo così, letterario. Balzando in testa alla popolarità mediatica - scavalcando largamente i 60.000 titoli che ogni anno si stampano in Italia -, anche se rimane il sospetto che i frequentatori delle curve calcistiche non siano particolarmente appassionati alla lettura. Ma il caso suggerisce qualche altra riflessione.

Il predetto Icardi, come è noto, ha una vita molto interessante. Se n'era parlato molto questa estate, quando il suo nome era speso per il trasferimento a Real Madid, Napoli o Juventus. Ma poi era rimasto a Milano. Tutte le riunioni le aveva coordinate la moglie Wanda Nara, una ex show-girl che è la sua procuratrice e tiene ben stretti i cordoni della borsa di casa. Uno spaccato del rapporto intercorrente tra i due lo rivela la stessa Wanda (pronuncia: Uanda, mi raccomando ...) - quattro figli in attesa del quinto, tre da un precedente matrimonio con l'altro calciatore argentino Maxi Lopez - quando afferma: "Mi vuole in esclusiva, ed è una persona diversa quando mi parla da marito o da cliente, però mi becco i vaffanculo da entrambi." Elegante e pratica.

Ma la storia è un'altra e va oltre la biondissima Wanda, "balzata agli onori delle cronache per foto sexy, matrimoni triangolari e una vita lussuosa esposta all'autoscatto", come precisa la predetta intervista. Vita lussuosa testimoniata anche dall'esclusivo mega-appartamento al centro di Milano e dallo yacht d'ordinanza. Che volete, è la vita dei bomber. Anche se Icardi quest'anno, nominato capitano della squadra a 22 anni, bomber lo è un po' meno (contro il Cagliari ha sbagliato il rigore del pareggio). Tanto che i duri e puri della curva Nord lo contestano vivacemente, dimentichi che il ragazzo ha molti altri compiti cui attendere, "tenere i bambini, portare a spasso il cane e correggere i compiti."

Tanto insanabili le divergenze di vedute coi tifosi, che quando il buon Mauro - al termine di un deludente Sassuolo-Inter - aveva affettuosamente lanciato loro maglietta e calzoncini, i capi della curva glieli avevano rigettati addosso. Un affronto così sanguinoso da spingere lo stesso Icardi a prendere penna e carta e scrivere la sua autobiografia. Titolo: "Sempre Avanti, la mia storia segreta" pubblicato in questi giorni per i tipi - come si diceva una volta - della Sperling&Kupfer. Anche per il gusto di togliersi qualche sassolino.

Cosa abbia di segreto da rivelare, lo scoprirà solo chi avrà la ventura di leggere il libro. Quanto ai tifosi, il bomber sposato Uanda ha le idee chiare e scrive (o, più credibilmente, si fa scrivere): "Sono pronto ad affrontarli uno a uno. Forse non sanno che sono cresciuto in uno dei quartieri sudamericani con il più alto di criminalità e di morti ammazzati per strada. Quanti sono? Cinquanta, cento, duecento? Va bene, registra il mio messaggio, e faglielo sentire: porto cento criminali dall'Argentina che li ammazzano lì sul posto, e poi vediamo."

Sempre avanti, il calcio aveva proprio bisogno d'una boccata di aria pulita. Altro che mafia. Poscritto: l'editore si è affrettato a ritirare il libro impegnandosi a ristamparlo senza le frasi incriminate. Con buona pace di tutti, bomber e curvaioli, o come di dice. Resta tutto intero uno spaccato del mondo del pallone, ... come dire, un po' così, ...

Intanto, è intervenuta la Digos, vai a sapere. Ma non sarà che tutti, in questo mondo malato del calcio, si prendono un po' troppo sul serio? O saranno i soldi a pioggia che annebbiano i pensieri?  

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