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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

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DiaRio (3) / Dopo l'Oro di Campriani, Pellielo resta d'Argento

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Martedì 9 Agosto 2016

pellielo

Forse in pochi l'hanno notato, ma la medaglia d'oro vinta dal guerriero Flavio Basile è stata la prima di Giovanni Malagò da presidente del CONI: a Sochi 2014 si era dovuto contentare degli altri gradini del podio. Ma nel frattempo ne sono arrivate altre due, per un totale complessivo di nove, che fanno fare un balzo in avanti a tutta la spedizione. E che può voler dire aver già superato un terzo delle 25 che il CONI aveva indicato come obiettivo finale. A dare la nuova scossa sono stati i tiratori, Niccolò Campriani della pistola AC a 10 metri e l'eterno Johnny Pellielo (nella foto) - alla sua settima Olimpiade - che nella finale della Fossa ha dovuto rassegnarsi al terzo argento. Ma "gli entusiasmi per la pioggia di medaglie azzurre" hanno avuto il merito di rinfocolare anche il dibattito (se mai c'e stato) attorno alla candidatura di Roma per il 2024. E questo è meno confortante.

MEDAGLIERE
(dopo la 3. Giornata)


 Nazioni                 
 ORO 
 ARG 
 BRO 
 STATI UNITI  5  7  7
 R.P. CINA  5  3  5
 AUSTRALIA  4  0  3
 ITALIA  3  4  2
 GIAPPONE  3  0  7
 UNGHERIA  3  0  0
 FED. RUSSA  2  5  3
 COREA DEL SUD  2  2  1
 THAILANDIA  2  1  1

 

 

 

 

 

 

 

 





Stavolta, con la bandiera di Roma issata sul pennone più alto, è salpata verso il mare aperto la corazzata della RCS, Corriere della Sera, con un editoriale affidato ad una delle sue migliori firme: Sergio Rizzo. Rompendo così la tregua olimpica che lo stesso Malagò aveva invocato al suo arrivo a Rio. Deve essere stata la visita del premier Renzi - poco fortunato con i risultati considerate la rovinosa caduta di Nibali e la sconfitta inattesa della Fiamingo - a rilanciare il tema, visto che, a suo dire, Roma è già in pole position e non ha che da raccogliere per via le sue avversarie.

REFERDUM Si invoca così a voce alta una decisione finale da parte del sindaco Virginia Raggi che sciolga ogni riserva e rilanci una candidatura che - è inutile nasconderlo - al momento stenta a decollare in termini di opinione pubblica. Da alcune parti si auspica un referendum (ma non era già un referendum il ballottaggio tra la Raggi e Roberto Giachetti, dal momento che i soli temi sul tappeto erano stati Roma 2024 e lo stadio della AS Roma?), da altre si fa filtrare un'ipotesi di possibile "rimpasto" del Comitato Promotore.

C'è infine chi sollecita un tavolo tecnico/politico che serva a riannodare il legame (ad oggi inesistente, come già ai tempi di Ignazio Marino) tra Palazzo Cighi e il Campidoglio. Staremo a vedere. Ma, in conclusione, legare i risultati eccellenti di Rio alle beghe di casa nostra, mentre non aggiunge nulla al valore dei primi, non rende più facile un percorso che, al di là dei grossolani errori di comunicazione, non ha mai pienamente legato con la Città. Sulle cui condizoni, da qui a sette anni, nessuno dovrebbe essere in grado di scommettere. E questo indipendentemente da chi sarà l'inquilino del Campidoglio. Godiamoci almeno questi Giochi.

LOTTERIA DEL TIRO Mai così in alto nel medagliere. Questa è una bella notizia in tutti i sensi. Trovarsi a quota 9, quarta posizione per numero di Ori, dopo appena tre giorni di gare non era assolutamente ipotizzabile. Il nuovo balzo in avanti lo hanno impresso i tiratori, Campriani e Pellielo. Due specialità - tiro a segno e tiro a volo - che in Italia sono gestite da due federazioni distinte, ma che sul piano internazionale e, quindi, olimpico riferiscono a una soltanto. Lo stesso organismo che dopo Londra ha modificato il regolamento varando una formula che innanzi tutto non piace ai tiratori stessi.

Come ha sempre sostenuto Campriani, ma non solo lui, azzerare i punteggi della lunga fase di qualificazione per affidare l'assegnazione delle medaglie a un minitorneo a 6 finisce con l'incentivare l'imponderabile e la casualità. Esempio ne sia il piazzamento (al sesto ed ultimo posto tra i finalisti) di Massimo Fabbrizi ch'era stato il più regolare in qualificazione, con un percorso netto di 75 centri sotto l'infuriare di un vento da monsone. Per di più, le finali del tiro sono le uniche individuali rimaste bloccate al numero di sei. In sintesi, al di là dei successi azzurri, un criterio che andrebbe rivisto.


GIOCHI DELLA XXXI OLIMPIADE

3. Giornata - 8 Agosto 2016

FINALI [assegnati 13 titoli]
I risultati degli Azzurri nelle Finali

SCHERMA
Sciabola Individuale - D
1. Yana Egorian (RUS)
2. Sofya Velikaya (RUS)
3. Olga Kharlan (UKR)
...
8. Loreta Gulotta
21. Rossella Gregorio
22. Irene Vecchi

TIRO A SEGNO

Pistola AC 10 M - U
1. Niccolò Campriani (ITA) 206,1 (Qlf. [1.] 630,2)
2. Serhiy Kulish (UKR) 204,6 (Qlf. [4.] 627,0)
3. Vladimir Maslennikov (URS) 184,2 (Qlf. [2.] 629,0)
...
30. Marco De Nicolò (Qlf.) 620,5

TIRO A VOLO
Trap - U
1. Josip Glasnovic (CRO) 15 / 13+4 (Qlf. [3.] 120)
2. Giovanni Pellielo (ITA) 14 / 13+3 (Qlf. [1.] 122)
3. Edward Ling (GBR) 12 / 13 (Qlf. [2.] 120)
...
6. Massimo Fabbrizi 11 (Qlf. [6.] 118)

 

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