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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

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FuoriOnda / Giochi, atto primo: Brasile, festa rimandata

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Venerdì 5 Agosto 2016

neymar

di FIAMMETTA SCIMONELLI

Lo Stadio di Brasilia, gremito in ogni ordine di posti, si è presentato perfetto ai giocatori e ai tifosi che sognavano una grande partita di esordio per la nazionale olimpica di calcio, opposta al Sudafrica Un’atmosfera colorata e gioiosa, ma composta, propria di un Paese che da sempre ha dimostrato di saper interpretare lo sport del pallone con fantasia, eleganza e passione. Il Brasile voleva aprire il torneo vincendo, ma è riuscito a chiudere solo con uno 0 a 0 che ha lasciato a tutti l’amaro in bocca. Calciatori e appassionati avrebbero voluto terminare la serata ballando e cantando, come è loro costume, ma, con tanta delusione, devono rimandare la festa alle prossime partite.

L’incontro è stato bello, combattuto, corretto, con tante possibilità per i campioni carioca, ma poca fortuna, anche per merito di una difesa coriacea organizzata dai sudafricani, che non si sono lasciati intimorire dai Neymar (nella foto), Gabrigol e gli altri. Il portiere Kuhne li ha controllati tutti, intervenendo quando era necessario, riprendendosi perfino da una brutta botta e dai crampi, presente e attivo in ogni fase di gioco. Brasile certamente più forte, sempre all’attacco, ma impossibilitato a ferire i difensori sudafricani e mai fortunato. Un paio di pali, tiri anche sbagliati ma sempre tiri, contro i tentativi sudafricani, molto più ingenui e poco convinti di riuscire a scalfire la porta avversaria.

All’inizio della partita era molto difficile distinguerli perché avevano gli stessi colori verde oro, con la differenza che i brasiliani, certamente per rispetto verso gli ospiti, esibivano dei calzoncini blu, lasciando al Sudafrica il tradizionale colore della loro divisa.

Una partita olimpica, senza nessuna cattiveria, con i giocatori sempre "teneri" nei confronti degli avversari quando cadevano in terra, con poco lavoro per l’arbitro che ha dovuto mandar via un giocatore sudafricano, colpevole di gioco pesante, che magari, in altre occasioni, non sarebbe stato da punire. I Giochi Olimpici non ammettono scorrettezze ed è giusto che sia così.

Peccato per i numerosissimi tifosi brasiliani e i calciatori ai quali auguriamo di cuore di poter fare festa nei prossimi incontri, qualificandosi per la fase finale del torneo. La squadra brasiliana ha vinto campionati del mondo, ha preparato grandi campioni che giocano in ogni parte della terra, ma non ha mai conquistato l'oro olimpico. Adesso le cerca con forza e più che mai in casa. Il Brasile lo merita e noi siamo con lui.  

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