- reset +

Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





CONI / Il premier Renzi apre Casa Italia, lussuoso spot per Roma 2024

PDFPrintE-mail

Giovedì 4 Agosto 2016

casa italia-rio

Reduce dalla cerimonia che ha illuminato di tricolore la statua del Cristo Re, il presidente Matteo Renzi ha inaugurato ieri sera Casa Italia. Per questa edizione 2016 (la prima Casa Italia della storia, in forma molto più spartana, risale a Los Angeles 1984) - "la più elegante di sempre", come ha chiosato Giovanni Malagò - non si è badato a spese. Si tratta del selettivo Costa Brava Club, uno splendido edificio costruito su un promontorio isolato tra Barra da Tijuca e Sao Conrado, raggiungibile con una scenografica strada sospesa. Se si intendeva colpire i membri del CIO (poco prima l'Assemblea aveva approvato in via definitiva l'introduzione di cinque nuovi Sport per Tokyo 2020, solo tre dei quali resteranno in via definitiva nel programma), il colpo può ritenersi riuscito, anche se non in molti hanno accolto l'invito.

Infatti, non secondaria, sullo sfondo resta la vexata quaestio della candidatura romana per la XXXIII Olimpiade. Snobbata dai vertici politici del Campidoglio - che avevano annullato anche l'invio, già deliberato, di un semplice funzionario - la cerimonia ha segnato un punto a sfavore (Roma sarà la sola pretendente a non avere a Rio una rappresentanza della municipalità: le altre tre città in lizza sono presenti con sindaco e largo seguito) che non può non aver indispettito il comitato promotore. Anche se Malagò ha cercato di minimizzare, invitando a focalizzare l'attenzione sui Giochi che iniziano nelle prossime ore, piuttosto che su quelli del futuro.

Nel frattempo, al consiglio comunale di Roma, è stata rinviata sine die e non senza polemiche, la discussione sulla proposta avanzata da Stefano Fassina, di Sinistra Italiana, di indire un referendum popolare sulla candidatura olimpica. Si ha la sensazione che la maggioranza di 5 Stelle ritenga il referendum un passaggio inutile. Presa com'è da problemi molto più pressanti, quali la tragica situazione dei rifiuti e la battaglia in corso attorno all'AMA, l'azienda che dovrebbe occuparsene. Quanto a referendum, qualcuno a bassa voce fa notare che c'è già stato con il pronunciamento plebiscitario a favore del sindaco Virginia Raggi.

Tornando a Casa Italia, presenti gli ambasciatori di Roma 2024 - Lucchetta, Chechi, Myers, Rossi e Rosolino -, il presidente Malagò non si è tirato indietro: "Questa struttura - ha detto - rappresenta e incarna l'eccellenza del Made in Italy e siamo orgogliosi di inaugurarla insieme al presidente Renzi, che ci sostiene sempre. Casa Italia è la sintesi di sport, arte e cultura nel segno dell'innovazione. Pur nel rispetto delle regole del CIO e delle avversarie, Budapest, Los Angeles e Parigi, siamo qui a sottolineare la serietà della nostra candidatura per i Giochi Olimpici del 2024. Ora però pensiamo a Rio 2016: da sabato inizierà la rincorsa al 200° oro dell'Italia ai Giochi Olimpici Estivi. Sarebbe bello che ci riuscissimo davanti al premier."

Da parte sua, Renzi ha ricordato che "quando studiavamo ci dicevano che durante i Giochi le guerre si bloccavano. Ora non è più così, serve un momento di fratellanza. Dobbiamo lavorare insieme per non perdere la nostra identità e mantenere i nostri valori, lo sport ne è uno dei simboli. Oggi più che mai ho sentito l'orgoglio e la passione di essere italiano". Può bastare? La parola passa alle gare, iniziate con il calcio femminile, un incolore Svezia-Sudafrica vinto per 1-0 dalle europee, primo atto ufficiale dei Giochi della XXXI Olimpiade. Forza Azzurri!

 

 

 

Cerca