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Atletica / Europei: con Galvan e Grenot emerge Filippo Tortu

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Giovedì 7 Luglio 2016

tortu

di DANIELE PERBONI
(da Amsterdam)

Nella giornata delle cocenti delusioni, stiamo parlando naturalmente della triste parabola di Alessia Trost nell’alto (sesta con un mediocre 1.89) e delle altrettanti esaltanti conferme di Libania Grenot, splendida protagonista delle semifinali dei 400 (50"43), e di Matteo Galvan, sempre nel giro di pista con il primato italiano eguagliato (45"12), all'onore delle cronache è salito un giovane diciottenne che lascia ben sperare per il futuro dello sprint italiano ed europeoo. Parola di Stefano Tilli, uno che di velocità qualcosina ne capisce, ... Il giovane in questione è, naturalmente, Filippo Tortu (nella foto Colombo/Fidal) che nella semifinale dei 100 si è migliorato di cinque centesimi, portando il personale a 10"19 (vento +0,6) e che per pochissimi centesimi non è riuscito ad agguantare una finale che avrebbe meritato. Infatti, anche se poteva apparire solo un sogno piuttosto lontano, l’obiettivo non era affatto irraggiungibile.

Filippo è un tipo riflessivo, lontano anni luce dallo stereotipo dei velocisti tutti nervi e sempre pronti a scattare come molle. Parlando con il giovanissimo sprinter (18 anni compiuti da poco), nato a Milano da genitori sardi, si percepisce una calma che rasenta la rassegnazione. Ma questa sensazione non rispecchia ciò che gli bolle dentro. Determinato e consapevole dei propri mezzi, Filippo sa che potrà arrivare lontano. Sa che grazie alla guida del padre allenatore, Salvino, potrà regalare grandi gioie alla famiglia e all’Italia atletica tutta. Tanto per cominciare, non era assolutamente felice del risultato ottenuto. O meglio, lo era, ma il rammarico per la finale mancata gli ha lasciato un certo gusto amarognolo. Si rifarà, ne siamo e ne sono certi i tecnici che lo stanno monitorando.

“Il merito è tutto di mio padre – riflette il ragazzo – che ha saputo lavorare sulla tecnica e che mi guida con estremo giudizio. Abbiamo impostato tutto il lavoro unicamente sulla tecnica di corsa, senza mai lavorare con i pesi. Inoltre ha saputo anche fermarmi lo scorso anno, quando ho avuto alcuni problemi di crescita”. Spieghiamo meglio. Filippo è alto 1.78 ma lo scorso anno misurava circa dieci centimetri in meno. Crescere tanto in così poco tempo dal punto di vista fisico non è certamente il massimo. Se non si lavora con criterio e attenzione possono subentrare grossi problemi alle cartilagini, compromettendo così il futuro sportivo. Ecco, papà Salvino, sprinter a sua volta in gioventù, ha saputo andare oltre l’orgoglio di padre e spegnere le proprie ambizioni per conservare intatte le capacità fisiche del suo secondogenito.

Filippo poi, nella famiglia ha trovato anche un esempio da seguire: “È mio fratello che corre i 200 metri - confessa - Cronometricamente ora sono meglio di lui, ma per quanto riguarda voglia di lavorare la serietà negli allenamenti ho imparato molto dal suo esempio”.

Il nuovo primatista italiano juniores, record tolto dopo 34 anni a un certo Pierfrancesco Pavoni, ha un grande futuro nei 200 metri. “Ha una facilità di corsa straordinaria – ammette Stefano Tilli – e una ampiezza di gambe che, quando completerà lo sviluppo nel giro di un paio di anni, potrà tranquillamente correre in dieci netti. E sui 200 metri ha un margine di miglioramento anche superiore. Lasciamolo crescere e con una opportuna preparazione sulla resistenza alla velocità diventerà un grande duecentista. Insomma potrebbe essere il nostro Christophe Lemaitre”.


23. CAMPIONATI EUROPEI
Amsterdam - 6/10 Luglio 2016

2. Giornata - 7 Luglio

Finali

Uomini
Lungo - 11. Jacobs 7.59/0,4.

Donne
Alto - =6. Rossit e Trost 1.89.

Eliminatorie & Qualificazioni
20 atleti in gara, 10 ammessi al turno successivo

Uomini
100 - Sf: (9.) Tortu 10"19/0,6 RN-Jr.; (=13.) Ferraro 10"26 =RP.
200 - Bt: (=5.) Manenti 20"82/-1,2 Q; (9.) Infantino 20"99/-0,1 Q.
400 - Sf: (2.) Galvan 45"12 =RN, Q.
800 - Bt: (4.) Lahbi 1'47"27 Q; (24.) Benedetti 1'50"74 Q.
1500 - Bt: (17.) Abdikadar Sheik M. 3'42"91; (31.) Pettenazzo 3'45"65; (35.) Bussotti Neves 3'50"58, cad. 
400 ost. - Sf: (12.) Lambrughi 49"60 RP; (16.) Bencosme 49"77; (21.) Contini 59"78.
Disco - Qlf: (12.) Kirchler 63.74 Q.

Donne
100 - Bt: (6.) Hooper 11"40/-1,0 Q; (11.) Siragusa 11"55/-0,5 Q.
400 - Sf: (1.) Grenot 50"43 Q; (16.) Chigbolu 52"69.
800 - Sf: (12.) Santiusti 2'01"21 Q.
100 ost. - Sf: (22.) Pennella 13"55/-0,5.
Asta - Qlf: (20) Malavisi 4.20.

 

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