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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

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Rio 2016 / Accesa ad Olimpia la fiaccola, 80 anni dopo Berlino

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Domenica 24 Aprile 2016

olimpia-2016

A 106 giorni dall’inizio della XXXI Olimpiade, giovedì 21 aprile, tra le rovine di Olimpia e a cura del C.O. ellenico, si è tenuta la cerimonia d’accensione della fiamma che arderà a Rio per la durata dei Giochi e delle ParaOlimpiadi 2016. Come è noto, la fiamma prende vita dai raggi solari secondo la tradizione rinnovata nel 1936 ad iniziativa di Carl Diem, segretario generale del Comitato Organizzatore dell’edizione berlinese dei Giochi. Una cerimonia ripetuta sempre da allora, malgrado già nel 1948 gli inglesi – che ospitavano la prima edizione post-bellica – non l’avrebbero voluta, identificandola come un cerimoniale di pretta marca nazista. Secondo il programma, la torcia con il fuoco resterà in Grecia per sei giorni, percorrendo 2235 chilometri, prima di venire ufficialmente consegnata agli organizzatori di Rio il 27 aprile allo Stadio Panatenaico, sede nel 1896 della prima Olimpiade dell’era moderna.

Il presidente del CIO, Thomas Bach, dopo aver ricordato le attuali difficoltà politiche ed economiche del Brasile, nel suo intervento ha tenuto ad esaltare il significato della fiamma che, a suo dire, “contribuisce a promuovere la pace nel mondo e a diffondere i valori olimpici.” Concetti che hanno sempre maggiori difficoltà a incidere sulla percezione della rassegna a cinque cerchi. “Questo simbolo – ha continuato Bach – ci ricorda che siamo tutti parte della stessa umanità. La fiamma è un antico segno di pace e di armonia, capace di spingere l’umanità intera a superare le sue differenze. Un sostegno all’unità nella diversità.” Parole che suonano un po’ stonate, visto che attualmente nel mondo sono in corso una quarantina di conflitti locali e che il problema più pressante per i maggiori governi resta il terrorismo, non solo di matrice islamica.

E, a proposito di terrorismo, si è appreso che uno dei 450 tedofori che porteranno la fiaccola ci sarà un rifugiato siriano, scelto tra le migliaia che si trovano attualmente confinati in Grecia.
Prima di partire per il Brasile, la torcia raggiungerà Ginevra e Losanna, sede del CIO. Il percorso della staffetta sul territorio brasiliano avrà inizio il 3 maggio dalla capitale Brasilia. Per la cronaca, alla cerimonia hanno assistito il presidente greco Prokopis Pavlopoulos, il ministro dello sport brasiliano Ricardo Leyser, il presidente del C.O. di Rio Carlos Nuzman, il presidente del Comitato Olimpico ellenico Spyros Capralos. Per il CIO, altre a Bach, erano presenti il membro coordinatore per Rio, la tunisina Nawal El Moutawakel, e il vice-presidente Zaiqing Yu.

 

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