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Focus / Padri e figli: Abbagnale, basta il nome

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Sabato 13 Febbraio 2016

vincenzo abbagnale

di LUCIANO BARRA

La vicenda del mancato controllo doping di Vincenzo Abbagnale merita una piccola riflessione. Che è la stessa che andrebbe fatta, e da qualche osservatore è stato fatta, sui 26 dell'atletica leggera (ancora in attesa, con giudizio sospeso almeno fino alla prossima settimana): dove stavano i dirigenti di società e quelli federali? Questo continuo scaricare, e sbattere in prima pagina, come mostri della situazione, gli atleti ha da finire. Oggi il controllo antidoping è diventato più importante della gara stessa. Gara alla quale gli atleti si avvicinano con tutta una serie di rituali e di controlli, anche esagerati. Dirigenti, tecnici, medici, da giorni sul luogo della competizione. Per il controllo doping, soprattutto nel terzo caso, l'atleta è solo, non ha dirigenti sociali, tecnici o medici che lo assistano, e non arriva il giorno prima, come per la gara, ma all'ultimo minuto.

La cosa è ancora più grave se si pensa che la maggioranza di questi atleti - i 26 della FIDAL e lo stesso Vincenzo Abbagnale - appartengono a società militari che scortano i loro atleti alle gare con i bus e quanto altro. Il giovane Abbagnale sarebbe dovuto arrivare al controllo con largo anticipo, se non proprio il giorno prima. Eppure sui giornali il solo nome che viene fatto, nel bene e nel male, è quello degli Abbagnale. Complimenti a Giuseppe, padre e presidente, che non ha avuto dubbi su come comportarsi. Come padre, perchè ha capito che il ragazzo meritava una lezione di vita; come presidente federale perchè sa che una partecipazione olimpica potrebbe risultare ininfluente. La barca ammiraglia, l'Otto, ha molte possibilità di qualificarsi per Rio, con o senza Vincenzo, che comunque per quell'equipaggio rappresenta solo un ottavo della forza remiera.

Inoltre, in molti hanno trascurato che il valore del titolo mondiale vinto nel 2013 da Vincenzo nel Due con, con Luca Parlato e il timoniere Enrico D'Aniello, non ha praticamente riscontri in chiave olimpica. Infatti quella barca è stata da tempo esclusa dal programma dei Giochi e per di più, altro dato trascurato, in quell'occasione le nazioni al via erano solo quattro, per una finale diretta. Anche se in molti, tra quanti sono intervenuti nel dibattito, spesso ospitato in prima pagina, hanno dimenticato di ricordare un'altra barca che lo scorso anno ha vinto il titolo mondiale nel Quattro senza, un oro arrivato dopo vent'anni di digiuno.

Ma che altro volete aspettarvi? Alla radio abbiamo sentito parlare del "canoista" Vincenzo Abbagnale!


 

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