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Roma 2024 (4) / I Giochi 2024 e il Giubile 2025: un'occasione per la Citta'?

Martedì 19 Gennaio 2016

di LUCIANO BARRA

Colosseo

Concludiamo queste riflessioni sulla Candidatura di Roma ai Giochi Olimpici del 2024 con una "fotografia" della città che abbisogna di profonde opere urbanistiche e strutturali. Una occasione da non perdere.

Ho di proposito scelto questo titolo per la quarta "puntata" di questa analisi sulla Candidatura di Roma ai Giochi Olimpici del 2024. Rigetto l’approccio qualunquistico che alcuni movimenti, ma anche alcuni politici, stanno utilizzando in questo momento, domandandosi “se le Olimpiadi siano o meno un buon affare”. Si tratta di movimenti e di persone che si ricordano di Roma solo in queste occasioni, quando cioè, grazie alle elezioni amministrative, l’argomento Sport fornisce un palcoscenico di popolarità e l’occasione di distribuire qualunquismo. Gli stessi movimenti, e gli stessi politici, per decenni si sono dimenticati di Roma e mai si sono fatti la domanda più importante: quale è la più corretta visione urbanistica di Roma? Come hanno fatto a Barcellona, Londra ed anche ad Atene.

E’ un fatto che in vista dei Giochi Olimpici del 1960 i governanti, gli amministratori e i dirigenti sportivi di allora abbiano “sfruttato” l’occasione olimpica per avere una visione di Roma, e forse anche del Paese, di cui oggi possiamo ancora vantare merito. Tralascio di parlare della Via Olimpica, tangenziale importantissima che fu poi allungata come collegamento fra Roma Nord e Roma Est. Né della prima linea della Metropolitana progettata proprio nel 1959.

ROMA '60 E NON SOLO - Chi ricorda che grazie ai Giochi Olimpici a Roma fu costruito l’aeroporto di Fiumicino? Anche allora ci furono polemiche, ritardi e costi elevatissimi. Alla fine l’aeroporto, durante le Olimpiadi, fu utilizzato solo per i voli charter delle squadre. Infatti la sua apertura ufficiale avvenne solo il 15 gennaio del 1961. Ma se non ci fossero state le Olimpiadi il progetto sarebbe partito e giunto a termine?

Chi ricorda che a metà degli Anni Cinquanta fu iniziata la costruzione dell’Autostrada del Sole? Anche qui ritardi, polemiche e costi elevati. Ma nel 1958 fu inaugurato il primo tratto, da Milano fino a Parma, e poi alla fine del 1960 quello fra Bologna e Firenze. L'autostrada fu completata nel 1964, ma ebbe una forte spinta proprio grazie ai Giochi.

Chi ricorda che all’inizio degli Anni Cinquanta fu iniziata la costruzione del GRA (Il Grande Raccordo Anulare), forse l’opera più importante per Roma. Nel 1960 non era completato, ci vollero anni per finirlo, ammodernarlo, ma guarda caso su 10 km. dello stesso Raccordo, il 10 Settembre – in senso contrario – si corse una storica Maratona e ancora le immagini ci fanno vedere, alla luce delle fiaccole, Abebe Bikila involarsi per la sua vittoria a piedi scalzi. E’ triste dover ricordare che nella Candidatura del 2004 il completamento a tre corsie di tutto il GRA – il Villaggio era collocato, allora come ora, a Tor Vergata – era previsto come punto fondamentale del “Sistema Olimpico”. Poi le Olimpiadi andarono ad Atene e il nuovo GRA fu terminato, e inaugurato, all’inizio del 2008.

Chi ricorda che dopo i Giochi di Roma, nel 1962, fu lanciato il Primo Piano Regolatore Generale di Roma che prevedeva la costruzione del Sistema Direzionale Orientale (SDO), con lo spostamento di tutti gli uffici/ministeri nella zona Est di Roma, completato da un “asse attrezzato” che avrebbe fatto diventare il GRA come un ferro di cavallo. Sapete come finì? Non se ne fece nulla! E Roma ancora paga questa carenza con un ingolfamento della città drammatico. Chissà, se ci fosse stata un’Olimpiade, …

Sapete quali sono le due uniche opere importanti urbanistiche che Roma ha visto realizzate dopo i Giochi di Roma? Sono l’Auditorium della Musica, con i suoi ritardi, le sue polemiche e i suoi costi, inaugurato nel 2002, e la Galleria Giovanni XXIII che collega Monte Mario al Foro Italico, opera che ha disintossicato il traffico di Roma Nord (almeno quando funziona, ...) , inaugurata nel 2004.

Quindi ci sono voluti oltre 40 anni perché, dopo i Giochi di Roma, si costruissero altre opere importanti per la città. Ora Roma, grazie alla Candidatura ai Giochi del 2024, e grazie al Giubileo del 2025, ha l’occasione per accelerare quelle opere di cui disperatamente ha necessità.

Ho letto in questi giorni statistiche che parlano di aumento di costi per i Giochi di Barcellona del 1992. Ne parliamo solo noi. In Spagna e a Barcellona sono contentissimi che grazie a quei Giochi la capitale catalana è diventata, con Madrid, la prima “smart city” del mondo. O vogliamo parlare dell’aumento dei costi di Londra? Peccato che gli amministratori e il Governo di quella città, una volta avuti i Giochi, abbiano capito che era l’occasione per investire in un’area (Lee Valley) degradata ed invivibile. Oggi Londra, non solo ha raddoppiato il valore immobiliare nella City, ma è riuscita a creare un polmone importante della città, dove vive e lavora più di un milione di persone.

CONFRONTI CON L'ESTERO - Ovviamente, in maniera pretestuosa, si scrive che il default finanziario della Grecia sia stato causato dai Giochi Olimpici del 2004. Un falso storico. Già detto che per l’organizzazione dei Giochi c’è stato un surplus. Lo Stato ha investito, per le infrastrutture olimpiche e non, 13 miliardi di Euro fra il 1998 e il 2004. Il default della Grecia nel 2010 è stato di 300 miliardi, quindi il costo dei Giochi per lo Stato ellenico ha rappresentato poco più del 4 % del default. Certo, ad Atene una serie di impianti sportivi dopo i Giochi sono finiti alle ortiche. Ma se Atene avesse avuto le concessioni che oggi il CIO ha fatto con l’Agenda 2020, il danno sarebbe stato limitato. In compenso ad Atene si sono costruiti un nuovo aeroporto, nettamente migliore di quello di Roma, tre linee di metropolitana, due tangenziali importantissime e, oggi, ogni ateniese che va a lavorare impiega 40’ di meno di prima. E questo non è un beneficio?

Perché Roma deve perdere questa occasione e smettere di essere città da terzo mondo? Dispiace vedere come il Comitato Promotore ed il CONI abbiano da subito tagliato fuori il Comune di Roma. Visti i fatti successivi, forse, a ragione. Ma in questo momento la Candidatura è zoppa. Si parla solo degli impianti, come abbiamo visto, ma non si parla delle cose di cui la città ha bisogno per la vita di tutti i giorni. I Giochi e il Giubileo sono un’occasione imperdibile e credo che se ai romani fosse posto il quesito in maniera propria, non potrebbero che essere d’accordo. O vogliamo fare un referendum anche sul Giubileo?

Ed invece le nefandezze degli ultimi anni, la dilagante corruzione, fanno si che nessuno ha il coraggio di affrontare questo aspetto. Il Comune non c’è, ... e chissà quando ci sarà, forse troppo tardi per "impattare" sulle giuste proposte da presentare nella Candidatura. L’unica soluzione e che sia il Governo ad avere il coraggio di spingere assieme Candidatura e Giubileo come motori di modernizzazione della città-capitale.

OPERE NECESSARIE - Mi permetto di citare una decina di opere di cui Roma ha assolutamente bisogno tutte collegate al grande problema della mobilità, non solo per Olimpiadi ed Giubileo, ma per tutti i giorni. Ma per pensare a questo il Comitato, Il Comune e il CONI devono avere un approccio urbanistico che ora non c’è. Con Risorse per Roma inesistente e con l’assurda decisione di tener fuori personaggi, architetti, studi professionali, ordini di categoria che potrebbero implementare il Piano di Sviluppo delle Città Metropolitane. In particolare:

1. Il completamento della Linea C della Metropolitana, con, nel caso dei Giochi Olimpici, il prolungamento fino al Foro Italico. Era già previsto nella Candidatura del 2004.

2. Completamento dell’anello ferroviario di accesso alla città in senso circolare.

3. Progetto di ammodernamento nell’accesso alla città di tutte le strade consolari. Ogni cittadino dovrebbe sapere che un intervento del genere gli farebbe risparmiare ogni mattina 30’ per andare a lavorare. E poi, con l’attuale stato della Cassia, Flaminia e Salaria si può pensare a una viabilità accessibile per i Giochi?

4. Costruzione di una Tangenziale a sud del GRA, dall’Autostrada di Fiumicino fino alla Autostrada per Napoli (circa 30 km.) al fine di decongestionare il GRA nella zona Sud/Est. Di fatto Roma avrebbe un secondo GRA nella zona sud/est.

5. Riqualificazione delle arterie interne della città (rifacimento manti stradali, revisione marcipiadi, revisione tombino cavitoie , raccolta acque piovane) e rifacimento della segnaletica urbana.

6. Rendere Roma una città pienamente accessibile ai portatori di handicap.

7. Completare la trasformazione del trasporto pubblico con mezzi non inquinanti e con adeguamento per i portatori di handicap e per i mezzi cicliabili.

8. Ricongiungimento delle due aree del Parco di Villa Pamphili con l’interramento della via Olimpica (già previsto per Roma '60).

9. Completamento della copertura WiFy della città.

10. Recupero del bacino del Tevere, con percorsi ciclabili e navigabilità.

11. Ampliamento dei parcheggi di scambio e parcheggi cittadini.

CONCLUSIONE - Come ho già scritto, io sono favorevole al Referendum che può facilmente essere fatto insieme alle elezioni amministrative, quindi con poco costo. Qualora si dovesse fare, il mio cuore di sportivo mi farà votare a favore dei Giochi a Roma. Altrimenti, se le opere per far diventare la Capitale una città vivibile non saranno previste, io sono contro allo svolgimento di un avvenimento che avrebbe solo lo scopo di soddisfare l’Io personale di qualcuno.

(4. fine)

 

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