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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

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Roma 2024 (2) / La candidatura tra costi e benefici

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Giovedì 14 Gennaio 2016

di LUCIANO BARRA

gennaio14

Come accennato nell’introduzione a questa analisi sulla Candidatura di Roma ai Giochi Olimpici del 2024, l’atmosfera si è surriscaldata anche a causa delle prossime elezioni amministrative. Va anche detto che i dubbi nascono quando, ad oltre un anno dall’annuncio della Candidatura, non è possibile leggere uno straccio di studio di fattibilità che permetta un giudizio complessivo soprattutto sui costi. Questo ovviamente da una parte può suscitare sospetti e dall’altra preoccupazioni. Roma in questi ultimi anni non è stata certo un esempio di trasparenza e per questo chiarezza sarebbe necessaria, soprattutto quando si issa la bandiera della trasparenza. Va anche detto che alcune critiche lette (mi riferisco in particolare al documento di 28 pagine “Abbiamo davvero bisogno delle Olimpiadi”, “Roma 2024: una scommessa molto rischiosa” dei Radicali Italiani cui ha aderito anche Emma Bonino) mi sono parse un po’ superficiali.

Sostenere, e dissertare, su numeri che vogliono dimostrare che i vari Giochi Olimpici sono costati molto di più di quanto preventivato, lo trovo un’esercitazione pretestuosa. Vorrei che in tutta onestà ci chiedessimo: ma quale opera realizzata nel mondo non è costata più di quanto era stato previsto? Il Ponte Oresund, che collega la Danimarca con la Svezia (15,9 km), il nuovo Aeroporto di Berlino Schoenefeld, in ritardo di apertura di due anni con costi triplicati, la grande vergogna della Germania di Mrs. Merkel, la ricostruzione delle Twin Towers e via di seguito?

E mi limito ad opere di altri Paesi. E’ vero che in molti di questi casi, così come nelle Candidature Olimpiche, si tende sempre, al momento di presentare le proposte ed i costi, a giocare al ribasso. Questo è un grave errore. Così come non è vero che nel passato il CIO ha assegnato i Giochi alle proposte più costose. E’ vero invece che il CIO è stato influenzato più da certe “pressioni” politiche ed ha assegnato i Giochi alle peggiori Candidature. Perché peggiore era Rio rispetto a Madrid, Sochi rispetto a Salisburgo, Pyongyang rispetto a Monaco di Baviera, Londra rispetto a Parigi, ecc. per limitarsi ai casi più recenti. E questo ha notevolmente incrementato i costi per gli investimenti strutturali.

Va anche detto che è improprio fare dei paragoni sui costi/budget sommando quelli relativi all’Organizzazione, alle Infrastrutture Sportive e non per i Giochi (i così detti Non-OCOG Capital Investment) e quelli relativi ad infrastrutture non direttamente connesse ai Giochi (No Games Related Capital Investment). E’ come sommare pere con mele. Le cose vanno tenute totalmente distinte e per questo provo a chiarire cosa è incluso in ciascuno di questi tre budget che sono, ripeto, separati e non comunabili. Partiamo dall’Organizzazione.

SPESE ORGANIZZAZIONE GIOCHI -  Sono quelle relative alla stretta organizzazione operativa dei Giochi che avvengono solo se gli stessi ti sono stati assegnati. Il CIO in materia è giustamente rigido essendo al 50% il finanziatore dell’organizzazione dei Giochi. Il che significa che i vari LOC non possono con tali fondi intervenire su investimenti/costruzioni in conto capitale. Per restare al recente, vale a dire all’assegnazione dei Giochi del 2020, queste le proposte presentate dalle tre città Candidate: 

CITTA'

ENTRATE (US $)

USCITE (US $)

Istanbul

2.901,00 milioni

2.901,00 milioni

Madrid

3.096,00 milioni

3.096,00 milioni

Tokyo

3.424,00 milioni

3.424,00 milioni

 
Merita ricordare i costi di Atene 2004 , su cui tornerò più avanti, anche perché la vituperata Atene ha messo a segno un surplus di oltre 130 milioni nelle spese organizzative.

Atene 2004

2.098,40 milioni

1.967,80 milioni

 
Così come merita esaminare le entrate e le uscite organizzative delle città Candidate per il 2020:

(milioni di $ US)

Istanbul

Madrid

Tokyo

   

 

 

IOC Contribution TV

531,5

672,1

790,0

IOC Contribution Marketing

225,4

285,0

335,0

Sponsor nazionali

653,2

694,0

931,8

Incassi Biglietti

409,4

898,8

776,4

Contributi Governativi

552,9

 

 

Licenze 6 Merchandising

 

105,8

139,8

Altre Entrate

482,1

440,3

451,1

 

 

 

 

TOTALE

2901,6

3096,0

3424,1

 
Così come merita analizzare la tabella delle uscite delle tre città Candidate per il 2020:

(milioni di $ US)

Istanbul

Madrid

Tokyo

 

 

 

 

Tecnologia

431,0

463,6

421,2

Forza Lavoro

267,5

369,8

251,0

Venue, Villaggi ed altre location *

843,4

733,4

1073,4

Cerimonie e Cultura

140,3

148,8

99,4

Trasporti

106,2

140,5

233,5

Giochi Paralimpici

219,6

173,9

159,4

Pubbiciltà e Promozione

123,6

163,0

104,3

Amministrazione ed altro

526,2

642,0

808,7

Riserve

243,6

260,0

272,7

·         Riferimento ai costi operativi

 

 

 

 

 

 

 

TOTALE

2901,6

3096,0

3424,1

 
Tutto questo ci dice due cose fondamentali:

1)  Il Costo Organizzativo dei Giochi nel 2013 andava dai 3 miliardi di dollari ai 3,5 miliardi

2)  Oltre l’85% dei costi dei Giochi sono self-financed grazie ai contributi del CIO (Televisione e Marketing) ed alle entrate proprie dei Giochi (Sponsor Nazionali, Biglietti, Licenze ecc.).

Grazie all’Agenda 2020 il CIO ha incrementato il proprio finanziamento a favore di chi organizzerà i Giochi portandolo a 1,7 miliardi di dollari. L’incremento rispetto a Londra è stato del 25 %. Questi i contributi del CIO per i Giochi Estivi:

Giochi

Contributo CIO

 

 

Atene 2004

965 milioni

Pechino 2008

1.250 miliardi

Londra 2012

1.374 miliardi

Giochi 2024

1.700 miliardi

 

Va rammentato che il contributo del CIO deriva direttamente dalle entrate dei diritti televisivi e degli sponsor. Nell’ultima conferenza stampa con la stampa internazionale tenuta da Roma 2024 è stata fatta un po’ di confusione al punto che qualcuno ha raddoppiato questi importi sommando quanto deciso dall’Agenda 2020 e gli introiti Televisione/Marketing. L’importo è uno solo.

Quindi sulla base delle passate esperienze si può facilmente dire che il costo organizzativo dei Giochi varia dai 3 ai 3,5 miliardi. Ma qui bisogna fare grande attenzione soprattutto per Roma 2024 perché il fatto di inserire nel proprio progetto impianti e strutture temporanee non fa che aumentare i costi organizzativi. Infatti, in questi casi i costi di allestimento temporaneo di impianti e strutture sono tutti a carico del LOC non essendo possibile finanziare tali opere con risorse pubbliche, non essendo investimenti in conto capitale. Su questo tornerò al momento di parlare dei Non-OCOG Capital Investment.

Si deve pertanto concludere che il costo organizzativo dei Giochi è , ed è stato, anche nei peggiori dei casi, il problema minore in quanto i Giochi si finanziano da soli. La stessa Torino 2006 che aveva avuto enormi difficoltà finanziare a due anni dai Giochi ha chiuso il proprio bilancio organizzativo quasi in pareggio.

Ovviamente l’assegnazione dei Giochi mettono in moto sul fronte delle opere che la città, e talvolta il Paese, devono mettere a disposizione investimenti molto importanti. Ma gli stessi non possono essere considerati un fatto negativo. Spesso sono delle accelerazioni necessarie per modernizzare le città stesse. Il CIO per quanto riguarda gli impianti, al fine di limitare la costruzione dei numerosi impianti al coperto necessari per lo svolgimento dei vari tornei, ha aperto con l’Agenda 2020 la possibilità di far svolgere gli stessi in altre città e limitare al solo svolgimento delle finali nella Città Ospitante. Si è persino resa disponibili di accettare lo svolgimento di uno sport al di fuori della Città, qualora nelle vicinanze esistesse un impianto ad hoc. Questo se ben utilizzato eviterà , come accaduto ad Atene 2004, ed anche a Torino 2006, si debbano costruire Palazzi dello Sport che nessuna città è in grado di assorbire dopo i Giochi... Ma di ciò tratterò nel prossimo articolo.

(2. Continua)
 

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