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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





I sentieri di Cimbricus / Venghino, signori, venghino, …

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Lunedì 14 Gennaio 2019

 

staffette 2


Se il mantra dello spettacolo a tutti i costi incrocia il vezzo perverso della sperimentazione, il risultato può andare oltre il limite del grottesco. È quanto vedremo a metà maggio nella rassegna iridata di staffette della IAAF. Parrebbe uno scherzo, purtroppo è tutto vero.

Giorgio Cimbrico

Per il festival delle staffette che Yokohama ospiterà a metà maggio, la IAAF ha aggiunto un paio di interessanti varianti facendo spirare sempre più robusto il vento del cambiamento: una è presa dal biathlon, la 2x2x400 mista, una 4x400 che riduce a metà il numero dei frazionisti che dovranno correre due volte; l’altra è quella che mi sono permesso di etichettare “staffetta su e giù”. Il primo frazionista corre i 110 ost., la seconda (donna) corre in senso inverso i 100 ost. più 10 metri supplementari per dare il cambio e aprire la seconda parte che ripercorre la prima. La IAAF non chiarisce, ma è evidente che non potranno correre più di quattro squadre: il rettilineo dovrà essere sistemato con ostacoli di diversa altezza, a diversa distanza e disposti in senso inverso. Alleluja!

A questo punto il programma per il fine settimana giapponese, che profuma di preolimpica (si assegneranno i primi “pass” per Tokyo ‘20), può contare su 4x100, 4x200, 4x400, 4x400 mista e i due nuovi ingressi che bilanciano perfettamente le gare maschili, femminili e ambosessi. Se Michelangelo parla siciliano (vedi Enrico Lo Verso in “Michelangelo infinito”), anche l’atletica è autorizzata a battere i sentieri del grottesco.

Per animare ancora la scena e renderla sempre meno noiosa, più accattivante e gradita a chi paga o siede davanti alla TV, non rimane che inviare gratuitamente al quartier generale di Montecarlo qualche suggerimento.

• Acchiapparella: penalizzazione di dieci centesimi all’atleta che nei primi cento metri dei 400 e dei 400 ost. si fa mangiare il decalage.

• Assegnazione di bonus cronometrici ai traguardi intermedi nelle gare di distanza, come nel Tour de Ski, maratona compresa. Potrebbe scaturire qualche record del mondo.

• Applicazione in tutte le competizioni delle regole adottate in Continental Cup, con la concreta possibilità che chi lancia o salta più lontano possa non vincere, regalando così un brivido di sapore calcistico: non sempre chi gioca meglio porta a casa il successo.

• Giudizio sul gesto, come nel pattinaggio di figura e nel salto con gli sci, secondo parametri e compensazioni da calibrare con attenzione. Esempio: un brutto atterraggio nel lungo è paragonabile a un mancato telemark e va così punito con la sottrazione di centimetri. Un 8.50 bello batte un 8.70 brutto.

• Uso di sagome, come nella specialità “caccia” del tiro con l’arco, nei settori del martello e del giavellotto. Ogni sagoma mandata in pezzi o infilzata dà diritto a un bonus da calcolare sulla distanza raggiunta. Anche in questo caso necessario calcolare precisi parametri: una sagoma infilzata dai 90 metri in su regalerà maggior vantaggio rispetto a un bersaglio centrato dieci metri più indietro.

Come potete osservare, si tratta di suggerimenti sensati e al passo con i tempi, senza ricorrere (almeno per ora) a un repertorio affascinante, avventuroso, forse picaresco, come i pirañhas da liberare nella fossa delle siepi o l’uso di ventilatori giganti che assicurano la costanza dei due metri di vento a favore.

 

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