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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





Bugatti

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OTTAVIO BUGATTI


bugatti

Ha chiuso gli occhi in una clinica di San Pellegrino Terme il 9 settembre, alla vigilia degli 88 anni (era nato a Lentate sul Seveso il 25 settembre 1928). Detto “Gatto Magico”, Bugatti è stato un personaggio in anticipo sui tempi, anche se il campo non gli è stato sempre amico: tra i suoi record negativi le 8 reti subite dalla Roma nel 1958-59 e i 7 gol che gli aveva segnato Sivori, sua bestia nera.

Portiere per vocazione, dopo le prime esperienze con la Vis Nova Giussano, aveva iniziato seriamente con il Seregno nel 1949, contribuendo alla promozione della squadra in Serie B. Era passato in seguito alla mitica Spal di Mazza, restando per due stagioni a Ferrara, facendosi apprezzare per le prestazioni sportive (celebre una sua parata all’indietro a Marassi contro la Sampdoria che ispirò ritrattisti e ceramisti), ma anche fuori, in specie tra il pubblico femminile.
Nel 1953 aveva salutato tutti per trasferirsi al Napoli dove è rimasto – amato e indimenticato – fino al 1961. Sul golfo ha giocato otto campionati collezionando 256 partite e subendo 333 reti, ma uscendo settanta volte imbattuto. Anche se le premesse al suo arrivo non erano state incoraggianti: si era infatti presentato all’allenatore Monzeglio con la camicia slacciata a bordo di una spider rosso amaranto dalla quale spuntavano alcune bottiglie di cognac, come non si usava certo a quell’epoca, ricevendo una sfuriata memorabile.

Dopo Napoli il grande salto lo fece nel 1962 passando all’Inter di Helenio Herrera, sia pure come portiere di riserva, prima di Buffon e poi di Sarti. Con la maglia nero-azzurra ha comunque vinto due scudetti (dieci incontri nel 1963 e sei nel 1965), due Coppe dei Campioni e due Coppe Intercontinentali. Anche con la Nazionale ha fatto la sua parte disputando 7 incontri. Tra questi un match nel torneo olimpico di Helsinki 1952, quando gli azzurri (allora scendeva in campo la Nazionale maggiore) si imposero per 8-0 agli Stati Uniti. Negli anni Settanta, uscito dal campo, ha allenato diversi club, alternando le panchine di Salernitana, Spal e Cavese, tornando anche brevemente a Napoli per seguire le formazioni giovanili prima di uscire di scena.  

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