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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





Monti

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CARLO MONTI


monti

Decano dei giornalisti di atletica, si è spento nella mattina del 7 aprile, a 96 anni, nella sua Milano (dove era nato il 24 marzo del 1920). Velocista di grande qualità e spessore, si era imposto già a vent’anni correndo i 100 in 10”5 e in 21”3 la distanza doppia. Malgrado gli anni persi, i maggiori successi lo attendevano nel primo dopoguerra: terzo sui 100 agli Europei di Oslo del ’46 e medaglia di bronzo con la staffetta ai Giochi di Londra '48, da terzo frazionista. Con un piccolo giallo che vide gli azzurri terzi al traguardo, poi saliti di un gradino per la squalifica del quartetto americano, riqualificato però qualche ora più tardi. Non c’è stata solo l’atletica nella lunga vita del dottor Monti (titolo che gli era dovuto per una laurea in chimica). Appese le scarpette, con undici titoli nazionali in bacheca, s’era dedicato al giornalismo. Memorabile per competenza la sua lunga collaborazione allo Sport Illustrato, il settimanale della Gazzetta dello Sport quando la TV era in fasce. Misurato e corretto, disponibile e cortese sempre, ha lasciato anche diversi libri, da un “Manuale pratico di atletica leggera” (con prefazione di Bruno Zauli) apparso nel 1958 a "Cavalcata Olimpica" pubblicato subito dopo i Giochi di Roma, fino all'ultimo “Marcia Mondiale” (con Romano Spada) uscito nel 1996. Ma il suo maggior motivo d’orgoglio restava il figlio Fabio, storica firma del Corriere della Sera, cui aveva trasmesso l’amore per l’atletica.

 

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