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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





Osservatorio / Milano-Cortina, un film gia' visto

Giovedì 18 Novembre 2021

 

milano-neve 2

Le grida di allarme sui ritardi (inevitabili?) nell’organizzazione dei Giochi del 2026, se sottolineano un innegabile problema di procedure “politiche”, evidenziano anche una visione un po’ limitata sulle esperienze passate. A cominciare da Torino 2006 (non proprio un secolo fa).


Luciano Barra

Quanto sta accadendo in questi giorni sulla organizzazione dei Giochi Olimpici 2026 di Milano/Cortina, è un film già visto e tipico della burocrazia e della politica italiana. Non va mai dimenticato che la vittoria di Milano/Cortina è tutta da attribuire alla capacità italiana (leggi Malagò/Pescante/Carraro/Ricci Bitti e Ferriani) di gestire le relazioni internazionali. Una vittoria importante per lo sport italiano.

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I sentieri di Cimbricus / La storia merita sempre d'essere narrata

Mercoledì 17 Novembre 2021


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Il calcio italiano ha incrociato la strada di Belfast – uno di quei luoghi che fanno rima con Caporetto e il primo che viene in mente è Middlesbrough – senza i catastrofici esiti del 1958. La storia merita sempre di esser narrata o rinarrata. Per qualcuno può esser una novità.

 

Giorgio Cimbrico

1957, quattro partite per guadagnare la Svezia: allora le formalità erano più rapide. Il Portogallo non è un ostacolo che possa far paura all’Italia di Ottorino Barassi, alla squadra di Alfredo Foni, al singolare direttorio tecnico formato da Pasquale (che portava sempre calzini bianchi), Marmo, Tentorio e Angiolino Schiavio. L’altra avversaria è l’Irlanda del Nord. Gli azzurri la battono: 1-0, punizione di Cervato, difensore viola. L’entusiasmo non è alle stelle, ma si è vinto.

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Ranking 2021 / Italia: Marcell e Gianmarco, quasi un pareggio

Martedì 16 Novembre 2021


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Concludiamo il Ranking annuale con i nostri “Magnifici Sette”, una volta tanto con l’imbarazzo della scelta per una abbondanza cui non eravamo più abituati almeno dagli anni Ottanta. Un viatico e una scommessa per il futuro immediato.

Top Ten Uomini 2021

Gianfranco Colasante

1. – Marcell JACOBS
Non se ne avrà Giulio Cesare che gli rubiamo la citazione (“meglio primo in un villaggio che secondo a Roma”) a proposito del Numero Uno del nostro ricco vicus di atletica. Indiscutibile, come lo sgarbo della WA da buttarsi alle spalle. La pagina che Marcell ha scritto a Tokyo – alzi la mano chi l’aveva almeno sognato –, unico con due ori sul campo, è ancora da leggere e da interpretare.

 

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Fatti&Misfatti / Spiaggia anemica dove non amano la polvere

Lunedì 15 Novembre 2021

 

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“Avremo tempo per prendercela con Sacchetti: intanto meglio si metta la corazza, anche se lui è il primo a sapere che del doman non v’è certezza, se fai l’allenatore della Nazionale.”

Oscar Eleni

In fuga dalle crudeli bande giovanili che infestano la darsena milanese, con una carta verde per chiedere rifugio a casa di Astutillo Malgioglio, bel portiere in passato, grande uomo, neo cavaliere che divide con i tanti bambini che ha aiutato il premio ricevuto dal Mattarella desideroso di lasciare il circo della sua e della nostra sventurata Repubblica ispirata da certi cardinali. Le mani di un portiere, il cuore di un gigante.

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Italian Graffiti / Lasciamo che lo Stadio Olimpico resti olimpico

Venerdì 12 Novembre 2021

 

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Il presidente della federcalcio (e membro del governo olimpico) Gabriele Gravina vorrebbe dedicare lo Stadio Olimpico a Paolo Rossi, l’eroe di Madrid ’82. Una idea proprio in linea con quella visione che ci ostiniamo a chiamare cultura sportiva?

Gianfranco Colasante

Anche se negli ultimi tempi si vanno moltiplicando gli appelli al “santo subito”, in politica e fuori, fa un po’ impressione – ma, a ben pensare, neppure tanto – la faccenda delle (ri)nomine per gli impianti sportivi. Non bisogna andare troppo all’indietro per ricordare il connubio Napoli-Maradona: dopo aver concesso all’ex “pibe-de-oro” la cittadinanza sfrattando il malcapitato generale Enrico Cialdini per fargli posto (revisionismo storico lo chiamano gli acculturati), i napoletani hanno addirittura rispedito San Paolo sulla via di Damasco per poter intitolare a San Diego lo stadio cittadino (stadio ch’era stato costruito dal CONI per i Giochi di Roma, ma chissà se qualcuno lo ricorda).

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