Saro' greve! / Danni ai mosaici? Che la colpa sia di Virginia?
Lunedì 21 Novembre 2016di VANNI LÒRIGA
Aggiungo qualche illuminante particolare alla teoria esposta nel precedente “Sarò greve !”, quella che suggerisce di dedicarsi più all’ascolto degli altrui discorsi che alla formulazione di domande. Mi viene in soccorso il collega Fabio Monti, storica firma del CorSera, che ci ricorda come agisse il mitico direttore Gino Palumbo. Il quale, al termine delle partite di calcio, lasciato lo Stadio di San Siro, saliva su un tram qualsiasi e si mimetizzava nella folla dei tifosi, Non dava nell’occhio (lui che a Milano fu capo-servizio sport al Corriere della Sera, direttore del Corriere d’informazione e della Gazzetta, portata ai record di vendita) in quanto non frequentava le televisioni e vestiva come un funzionario del Ministero del Tesoro, palamidone nero sino alle caviglie.
Doping / Pechino 2008: altri 16 squalificati e 10 medaglie ritirate
Sabato 19 Novembre 2016Appena pubblicato l'elenco aggiornato degli squalificati dal CIO per Pechino 2008 e Londra 2012, siamo stati smentiti da un nuovo affondo del laboratorio di Losanna che - nello stesso 17 novembre - ha messo fuori gioco altri 16 atleti che a Pechino avevano vinto medaglie o ottenuto il Diploma Olimpico. Se l'offensiva, come si può ritenere, continuerà non sono da escludere altre rivelazioni su Londra 2012. Secondo quanto imposto, dovranno essere restituite 3 medaglie d'argento e sette di bronzo. Con conseguenza riscrittura dei medaglieri che, si ricordi, per il Comitato Olimpico Internazionale non esistono e non hanno ragione di esistere.
Doping / Alla fiera dell'Est le 26 medaglie perdute
Giovedì 17 Novembre 2016Come ricorderete, la vigilia di Rio, più che dal timore per lo Zika, è stata contrassegnata dall'offensiva del CIO (e della WADA, anche se non proprio con la necessaria sintonia) contro il doping, con la revisione delle indagini su Pechino 2008 e Londra 2012. Una revisione eseguita a posteriori che ha interessato 1243 atleti e che ha portato a 45 sanzioni. Nello specifico, 30 casi per Pechino, 15 per Londra, col ritiro di 26 medaglie (il CIO ne aveva indicate 23). Va ricordato che le due edizioni erano state già sanzionate pesantemente negli anni precedenti. Nello specifico, per Pechino erano già state ritirate una medaglia d'oro, quattro d'argento (compresa quella di Davide Rebellin nella corsa su strada) e due di bronzo. Per Londra 2012 gli ori "perduti" erano stati tre, gli argenti quattro, un solo bronzo. Già un'ecatombe.
Sette Giorni / Los Angeles o Parigi: a chi tocca il terzo ballo?
Mercoledì 16 Novembre 2016GIOCHI 2024 Nel lusso di Doha, il CIO ha riunito ieri in assemblea i suoi 205 CNO ma, soprattutto, ha fatto l'esame alle tre residue città candidate per i Giochi 2024. Un confronto che è servito a soppesare ambizioni e progetti. Da quanto si può dedurre Los Angeles - forte dell'80 per cento di consensi da parte della sua cittadinanza, ma con qualche timore dopo l'elezione di Trump - pare avvantaggiata, sia pure di poco, su Parigi in rimonta, mentre Budapest - che molto ha puntato sulla sostenibilità, sull'ambiente e sulle ... due ruote - non sembra tagliata fuori del tutto. In vista di un terzo mandato olimpico, si può azzardare che la Città degli Angeli sia al 50% contro un 40% francese. Ma le logiche che presiedono all'assegnazione dei Giochi Olimpici da parte dei 98 "grandi elettori" del CIO, come sempre, sono insondabili. Vedremo cosa dirà l'urna il 13 settembre 2017 a Lima. Presente in Qatar anche la delegazione del CONI che ha assistito in diretta alle esposizioni, pur con qualche comprensibile rimpianto per la corsa interrotta prima di cominciare (nella nostra foto, il presidente Malagò intervistato da Gianni Merlo).
Fatti&Misfatti / Notte di luna piena: al sabba dei sapientoni
Martedì 15 Novembre 2016di OSCAR ELENI
Dalla valle d’Intelvi accarezzando le carrozze liberty della funicolare dei sognatori che deve portarci al sabba dei sapientoni nella notte dove la luna non è mai stata così grande e così vicina. Per la verità non funziona da anni. Ecco perché l’attesa sarà inutile e poi i sapientoni non vogliono intrusi nel basket che sta diventando un pantano calcistico: perdi due partite e sei già sotto processo. Cambia questo, sfrutta meglio quell’altro. Figurarsi. Nel pallone italiota che, si dice, vada peggio, come spettatori, dell’India dove certo il calcio non è al centro degli interessi e dei problemi, già ti fanno a pezzi se ritardi un cambio, se metti tizio invece di caio. Nel basket dove, fra cambi a minuti di sospensione, si vive l’atmosfera del mondiale fra grandi scacchisti anche se poi giocano soltanto a rubamazzo, questa mania è diventata pure malattia. Pazienza se prima di parlare bisognerebbe sapere tutto, dal primo all’ultimo allenamento.
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