Fatti&Misfatti / La ballata di Sacchetti nei boschi di Transilavania
Martedì 27 Febbraio 2018Il Sacchetti pensiero sulle fatiche di Azzurra: "Non vengono in miniera e per la Nazionale si va ovunque come ai santuari, anche strisciando sulle ginocchia”.
di Oscar Eleni
Insieme alle simpatiche sorelle vampiro nei boschi della Transilvania per farsi spiegare dagli elfi del bosco, più che dai Dracula che servono l’informazione in tutti i sensi, queste visioni che disturbano il buon senso, anche se a SKY le spiegano bene. Ci mancherebbe. Hanno lasciato il basket e non sanno se si terranno il calcio, ma quando possono trasmetterlo loro è una lezione senza fine per il colto e l’inclita. Ne sanno una più di Johyn Wooden, e il povero inventore del gioco è stato chiamato dal sommo ordinatore per sapere se, tornando ai tempi nostri, non era passato da Rogoredo quando per trovare l’intuizione.
Atletica / Mondiali Indoor: una rassegna ad altissimo livello
Martedì 27 Febbraio 2018Due milioni e mezzo di dollari in palio nella rassegna indoor di Birmingham, edizione n. 17, che propone inediti motivi di interesse, tra conferme e novità. Tredici gli italiani presenti.
di Sandro Aquari
Un ponte tra due Mondiali ed uno ancora più lungo tra due edizioni dei Giochi olimpici. Si possono etichettare così i prossimi Campionati Mondiali Indoor, edizione n.17, che la città inglese di Birmingham, secondo agglomerato urbano dell’Inghilterra, ospiterà dal prossimo giovedì 1° marzo fino a domenica 4 e quindici anni dopo quella che fu l’edizione n. 9 della rassegna, nata anche questa per volontà di Primo Nebiolo. La IAAF ha reso note le cifre della manifestazione che assegnerà gli ormai canonici 26 titoli (13 per genere) della manifestazione: previsti 632 atleti di cui ben 334 donne, oltre a 144 paesi, cifra da record quest’ultima. (Nella foto IAAF, i vincitori dell'Indoor World Tour 2018, ammessi di diritto).
Osservatorio / Qualche considerazione a Giochi conclusi
Lunedì 26 Febbraio 2018I molti temi sul tappeto dopo lo spegnimento della fiamma. Dalla revisione della struttura federale per gli sport invernali, a un nuovo posizionamento delle trasmissioni TV.
di Luciano Barra
Ecco, così come sono arrivati, dal nulla, ora i Giochi coreani sono finiti. Cosa rimarrà? Basterà sfogliare i giornali e guadare le televisioni nei prossimi giorni per capire l’impatto che essi hanno avuto sulla nostra pubblica opinione. Forse, se l’apertura verso la Corea del Nord avrà un seguito, questi Giochi rimarranno nella storia non solo dello sport. Ovviamente differente sarà per chi come noi di Giochi Olimpici, di qualsiasi tipo, ne ha fatto una ragione di vita. E quindi tanti saranno gli episodi sportivi e non che restano nella nostra memoria e nel nostro cuore e che al momento giusto sarà opportuno ricordare. SportOlimpico ha trattato e raccontato quotidianamente quanto avvenuto in particolare con la nostra squadra (presente ai Giochi in misura record anche se bisogna ricordare sempre che le gare negli ultimi 20 anni sono passate da 69 a 102).
I sentieri di Cimbricus / Ghiaccio e pattini, civilta' da pinacoteca
Lunedì 26 Febbraio 2018"Hanno sempre pattinato e quando gli inverni erano veri inverni e i canali gelavano, era quello il modo di spostarsi da un paese all’altro".
di Giorgio Cimbrico
In questo clima sempre più imperante da “strano ma vero”, da uomo che morde il cane, da normalità perdute, da storie non narrate o negate, da ignoranza che è peggio dell’Aids, da superficialità che è peggio della peste, mi è venuta la voglia di dare un’occhiata a quello che ha combinato l’Olanda ai Giochi. Dalla Corea gli orange se ne vanno con 8-6-6, appena qualcosa in meno di Sochi 2014 (8-7-9), ma in netto rialzo rispetto a Vancouver 2010 (4-1-3), a Torino 2006 (3-2-4) e a Salt Lake City 2002 (3-5-0). Come è noto, l’Olanda non ha montagne (il nome vero è Paesi Bassi: l’Olanda è una regione) ma ha i migliori Oval del mondo e nessuno ha mai pensato di sbrinarli e chiuderli, come è capitato a Torino.
Saro' greve / Amate lo sport? Trasferitevi sull'Adriatico
Lunedì 26 Febbraio 2018All'avanguardia per l'attività indoor, la Città di Ancona guarda avanti e ha allo studio importanti progetti di ampliamento nel quadro della legge "Sport e Periferie".
di Vanni Lòriga
“C’è qualcosa di nuovo oggi nel sole, anzi d’antico …” pensavo mentre in macchina (alla guida l’architetto-marciatore Roberto Buccione che cito non a caso) ci dirigevamo verso Ancona per assistere alla quarantanovesima edizione dei campionati italiani indoor. Giovanni Pascoli aveva ambientato ad Urbino, un centinaio di chilometri a nord del capoluogo marchigiano, i versi dell’Aquilone e mi sembravano una sorta di presagio. Nei due giorni trascorsi nella città dorica ho in realtà trovato molto di antico e qualcosa che annuncia il nuovo, ovviamente da innestarsi nel presente.
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