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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





Osservatorio / Beppe Grillo, profeta 5 Stelle di Torino 2026

Lunedì 12 Marzo 2018

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Sempre in servizio permanente effettivo da noi i promotori di candidature olimpiche: spunta ora Torino 2026.

di Luciano Barra

Che Paese incredibile l’Italia! Personalmente ho passato oltre trent’anni girando il mondo e dovendo sempre rispondere alle domande di dirigenti sportivi di altre nazioni, spesso ironiche, ma soprattutto curiose, per capire qualcosa della politica italiana. La risposta più elusiva e più conveniente era sempre la stessa: “ma studiate la nostra millenaria storia e lo capirete”. Staranno ancora studiando perché nessuno mi ha poi posto la domanda successiva. Per fortuna che in questi oltre trent’anni ci ha aiutato lo sport con le tante volte che il nostro tricolore è salito sul pennone, molte volte accompagnato dal nostro bellissimo e ritmato inno nazionale.

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I sentieri di Cimbricus / Lasciate che le strane gare vengano a noi

Lunedì 12 Marzo 2018

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La frenesia dell'insolito sta mandando in soffitta programmi,  tradizione e buon senso. Siamo certi sia la strada giusta?

di Giorgio Cimbrico


Andate e moltiplicatevi, ha detto il Padrone di Tutte le Cose, il Denaro, e molti si sono affrettati a obbedire. I più attivi sono stati gli sport invernali e le discipline natatorie che hanno inventato mini-distanze, gare miste, miste miste, a squadre, raddoppiando, triplicando vecchi programmi in una sete di parcellizzazione, in una fame di atomizzazione fatta di tuffi sincro e di staffette e staffettine per i due generi (una volta li chiamavamo sessi), di forzata coesistenza di specialità diverse, come la piattaforma e il trampolino. Senza contare l’ingresso in scena e la presa di possesso di discipline sempre più gradite per la loro brevità, per la capacità di non annoiare un pubblico sempre più pronto a distrarsi: short track, snowboard, freestyle.

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Saro' greve / Nacque in bicicletta la teoria della Relativita'

Lunedì 12 Marzo 2018

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La bicicletta come laboratorio: la vita a due ruote del maggior scienzato del nostro tempo, sulle strade tra Pavia e Genova.

di Vanni Lòriga

Il 14 marzo del 1879, cioè 139 anni fa, nasceva ad Ulma (Germania, nel Baden Wurttmberg, non lontano dal Danubio) Albert Einstein. Fu fisico, matematico, scienziato, Genio e tutti sanno che il suo nome è legato soprattutto alle Teorie della Relatività ristretta e generale. Fu anche insignito del Premio Nobel per i suoi studi giovanili sull’effetto fotoelettrico. Notizie notissime ai più, anche se pochi sarebbero in grado di spiegare cosa sia questa Relatività e raccontare come il grande Albert l’abbia concepita. Cercherò di fornire qualche pur approssimativa informazione. premettendo comunque che il tutto nacque dalla passione che il più rivoluzionario scienziato della storia nutriva per la bicicletta e per il movimento.

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I sentieri di Cimbricus / "Dio mio, ma allora e' vero che sono nero"

Sabato 10 Marzo 2018

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Rivendicando l'origine ghanese, Mario Balotelli se la prende coll'italo-nigeriano Toni Iwobi che diverse migliaia di italiani hanno mandato in Senato. Avrà capito di cosa parla?

di Giorgio Cimbrico

C’è chi si è accorto di essere nero mentre andava a Buckingham Palace, in tight e cilindro color tortora: “Dio mio, sono nero? Non me ne ero mai accorto”, regalò un clamoroso sorriso Daley Thompson prima di essere ammesso al cospetto della Regina e ricevere un cavalierato al tempo in cui bastava un solo Orazio britannico, scoto-nigeriano, per piegare tre Curiazi nibelunghi. C’è chi ha sempre saputo di essere nero: fu un motivo di orgoglio per Chester Williams quando diventò il primo Springbok scuro in mezzo a tutti quei biondoni boeri che tra loro parlavano uno strano dialetto olandese. Di solito quelli come lui, in quel Sudafrica che appena albeggiava, venivano chiamati kaffir.

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Italian Graffiti / Ministro dello Sport: a chi tocchera' il cerino?

Giovedì 8 Marzo 2018

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A chi toccherà il ministero dello sport quando, e come, verrà costituito il nuovo Governo? Staremo a vedere, ingannando l'attesa con uno sguardo al passato. Esercizio un po' desueto.

di Gianfranco Colasante

"Il disastro di immagine creato dal calcio al nostro sistema sportivo è vergognoso. Io lo terrò fuori dalla Giunta". Queste le parole al vetriolo con cui Giovanni Malagò sparse manciate di pepe sul suo programma elettorale che lo porterà, di lì a pochi giorni, alla presidenza del CONI. Correva il febbraio del 2013. Nell'Oratorio del San Tommaso Moro, l'istituto scelto per la convention, in prima fila sedevano - l'uno a fianco all'altro, come riferirono le cronache - Josefa Idem e Gianni Letta, il potente sottosegretario che protesse l'ascesa del presidente dell'Aniene al soglio del Foro Italico. E che, sin dalla discesa in campo di Silvio Berlusconi, ha rappresentato e difeso lo sport sul versante governativo del centro-destra. Da allora, anche se sono trascorsi solo cinque anni, sembra sia passato un secolo.

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