Piste&Pedane / Dopo il cross, eccoci nella "terra di mezzo"
Mercoledì 28 Marzo 2018L'attività invernale si è conclusa in Spagna con il mondiale di Mezza Maratona: poco più che comprimari gli italiani.
di Daniele Perboni
Marzo è quella “terra di mezzo”, dove non è ancora primavera, subiamo gli ultimi colpi di coda dell’inverno, il programma pistaiolo è ai primi vagiti, i cross son quasi finiti. È terra di conquista per maratoneti e faticatori delle corse su strada. Insomma, nulla di eccezionale per cui valga la pena agitarsi sulla sedia, eccitarsi. Poco interesse. A meno che vogliate entusiasmarvi per l’ora abbondante (1h02’37”) del 25enne Eyob Faniel nel mondiale di mezza maratona. Bravo il ragazzo, al primato personale, così come occorre dare la sufficienza alle due azzurre in gara, Giovanna Epis, 40.sima in 1h12:27, e Sara Brogiato, 51.sima in 1h13:53, entrambe al primato personale. Ma sarebbe come scaldarsi per un 10”50, un 47”, un 2.20 in alto. Insomma, come direbbe qualche vecchio cronista “poca roba, niente per cui vale la pena, …”.
I sentieri di Cimbricus / Quel popolo ardimentoso che abita gli antipodi
Marcoledì 28 Marzo 2018Un viaggio verso il sud del mondo sulle orme di Snell e degli altri eroi della nostra giovinezza.
di Giorgio Cimbrico
C’è un paese che sta esattamente sotto i nostri piedi, a distanza di un globo: è la Nuova Zelanda. Ha meno di cinque milioni di abitanti, almeno trenta (milioni) di pecore, molti cavalli. Ultimamente hanno iniziato ad allevare anche cervi. Producono lana, carne (primi invii di agnelloni in Inghilterra, più di 150 anni fa), burro, kiwi e altra frutta e vino. Bianco, eccellente; rosso, in ascesa. Sport, il rugby: gli Originals, gli Invincibili, Bobby Deans, Dave Gallaher caduto, lui che lavorava nel mattatoio di Auckland, nel mattatoio di Passchandaele, George Nepia, Colin Meads detto il Pino, Jonah Lomu.
Fatti&Misfatti / Tutti i nodi vengono (sempre) al pettine
Martedì 27 Marzo 2018Vincitori e vinti. Ora che il campionato è quasi alla fine, tutti hanno scoperto che dal primo giorno c'era già una padrona.
di Oscar Eleni
Dalla Sierra Nevada dove siamo andati quasi di corsa per stringere la mano a Gary Snyder, l’uomo dell’isola della tartaruga, poeta di San Francisco, uno dei grandi della beat generation. Intrigante vedere questo uomo di 87 anni che preferisce, come noi, Ginseberg allo sciocco Kerouac. Voglia di vedere gente che medita, ma sa dire la verità come capirebbero tutti se andassero alla libreria City Light di Frisco ancora diretta dal novantottenne Ferlinghetti, sono tutti longevi quelli che hanno cercato felicità sulla strada, un vero castello incantato per chi era sperduto nel mondiale calcistico americano quando in troppi tifavano contro Sacchi.
Italian Graffiti / (1) Il cappellaio (savio) che invento' il calcio in Italia
Luned' 26 Marzo 2018Cade oggi il 120° anniversario della nascita della Federazione Italiana del Football. Vediamo come tutto ebbe inizio.
di Gianfranco Colasante
PRIMA PARTE
Questo è il quadro con cui il pittore biellese Lorenzo Delleani celebrò l'atto costitutivo della FIAT, avvenuto nel luglio 1899 nel palazzo del nobiluomo Emanuele Bricheraso (al centro, nell'atto di firmare). Perchè questa scelta? Per motivi diversi. Il primo, perchè illustra in pieno le atmosfere della prima età dello sviluppo della nazione, l'era giolittiana che, protrattasi fino alla Grande Guerra, per dinamismo e innovazione trova il solo paragone nel cosiddetto "miracolo economico" del secondo dopoguerra. Il secondo, perchè all'estrema destra è ritratto il nobiluomo Giuseppe Alfonso Ferrero de Goubernatis Ventimiglia, all'epoca non ancora ventottenne. Un nome che si pone all'origine della Federazione Italiana del Football che venne "definitivamente costituita" nel pomeriggio del 26 marzo 1898 in via Magenta, nella sede della Ginnastica Torino, la più antica società italiana, fondata in epoca albertina, sin dal 1844.
Saro' greve / "Leggi son, ma chi pon mano ad esse?"
Lunedì 26 Marzo 2018Le coincidenze di un fine marzo: da San Francesco a Ripa a Nicosia nel ricordo di chi era nato Direttore (ma non lo fu mai)
di Vanni Lòriga
Pur non rinunciando ad essere “greve” questa volta ho il dovere di essere nostalgico e severo. Quanto vado a raccontare abbraccia un arco di tempo di circa sessantacinque anni e si dilata in varie località. Si tratta di un resoconto che si articola su riferimenti temporali (fine marzo) e stanziali quasi cabalistici. Validi per chi ci crede. Venerdì scorso 23 marzo ci siamo ritrovati in tanti per rendere il nostro ultimo saluto al collega Giuseppe Pistilli, a suo tempo vice-direttore del Corriere dello Sport (assieme a Trapattoni nella foto pubblicata del suo giornale). La cerimonia si è tenuta nella chiesa di San Francesco a Ripa, nel cuore di Trastevere.
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