I sentieri di Cimbricus / Two world wars and one World Cup
Mercoledì 13 Giugno 2018
Si aprono domani i Mondiali: occasione per rileggerne una delle pagine storiche, emozionanti e più controverse.
di Giorgio Cimbrico
Ventun anni dopo, tracce e scorie della guerra vivevano e ronzavano nelle teste, nei rancori, nei ricordi. “Stalingrad” dicono abbia bofonchiato tra sé e sé Tofik Bakhramov mentre l’arbitro, lo svizzero Gottfried Dienst, si dirigeva verso di lui, uno dei suoi guardalinee, per chiedere cosa avesse visto: Dienst non aveva visto niente. Il dialogo avvenne a gesti: Dienst parlava tedesco e francese, Bakhramov, di passaporto sovietico e di etnia azera, russo e turco. E così, a gesti, Bakhramov disse che era gol e Dienst indicò il centrocampo. Ai tedeschi non rimase che protestare, provare a riflettere e pensare che avevano ancora un quarto d’ora abbondante per confezionare un altro miracolo.
Fatti&Misfatti / Senza mondiale e a case chiuse
Martedì 12 Giugno 2018
Amarcord sull'altra esclusione mondiale, quando nel 1958 gli azzurri vennero lasciati a casa dagli irlandesi.
di Oscar Eleni
Difficile consolarsi con Volare nel blu dipinto di blu se a gennaio la Nazionale di calcio era diventata azzurro tenebra, fuori dai mondiali per la prima volta. Modugno e Dorelli su Nilla Pizza e la Torrielli a Sanremo. Provavamo a illuderci che si poteva ancora Volare, ma da minorenni facevamo fatica a capire i musi lunghi di quelli un po’ più grandi, i disperati vicino alla maggiore età che si trovarono esclusi dal “piacere nazionale” dopo il successo della legge Merlin che aveva chiuso le case di tolleranza. Brutto inverno per chi viveva il calcio come passione, mania, in una famiglia legata ai destini del Milan, digiuno per le sconfitte anche se in tavola c’erano meraviglie, soprattutto nel derby, trovando come unica consolazione tutta italiota, in quelle giornate buie di gennaio nell’Ulster, la tempesta che aveva investito il dottore friulano Foni, mal sopportato per i due scudetti vinti con l’Inter (’53 e ’54) giocando peggio, dicevano nelle case rossonere, del Milan svedese.
I sentieri di Cimbricus / Il soffio meraviglioso di Juan Miguel
Martedì 12 Giugno 2018
L'elegante gesto (salto) di Echevarria per dimenticare le storture dello sport che ci circonda.
di Giorgio Cimbrico
I fautori del new concept, i paladini dei format innovativi, i sostenitori di un altro modo di offrire l’atletica “sennò il pubblico si annoia”, sono stati battuti, sbaragliati, messi in fuga da un gesto, da un volo che è sembrato lunghissimo ed è durato un meraviglioso soffio, da un atterraggio che ai più vecchi ha ricordato quello di Bob Beamon: vicino al limite, al bordo, ma più calligrafico, più morbido, più bello. E così ha finito di nascere Juan Miguel Echevarria, e non importa che accanto a 8.83 sia scritto 2,1 di vento a favore. È un accessorio, è una regola scritta dall’uomo, è una postilla su cui sarebbe il caso di operare con il bisturi della compensazione: Bob quel giorno saltava a 2248 metri di altitudine e – dicono – con 2,0 di vento di coda.
Saro' greve / Mondiali e RAI: vietato sparare sulla Croce Rossa
Lunedì 11 Giugno 2018
La guerra sui diritti TV per Mosca 2018 ha lasciato sul terreno feriti e convalescenti. E gli spettatori?
di Vanni Loriga
Giovedì 14 giugno cerimonia inaugurale della XXI edizione della FIFAWORLD CUP, nata nel 1930. Sarà possibile seguire tutte le 31 partite alla Televisione, in chiaro e perciò gratis, sui Canali di Mediaset che promette 100 ore di trasmissione. La RAI, da parte sua, garantisce solo una completa copertura radiofonica. Come mai la emittente pubblica, che incassa il canone da 25 milioni di utenti (fate i calcoli moltiplicando per 90 euro pro capite, andate avanti voi perché a me mi scappa da piangere…) non ha acquistato i diritti? Lo hanno spiegato i supervertici di RAI, asserendo che trattasi di operazione commerciale e perciò non vantaggiosa.
Italian Graffiti / Tra calcio e Olimpiadi, pensiamo anche al CONI
Sabato 8 Giugno 2018
Mentre all'estero partono i referendum abrogativi, il CONI presenta al Governo l'ennesima candidatura olimpica.
di Gianfranco Colasante
"Missione compiuta", aveva annunciato giorni fa Giovanni Malagò uscendo dalla sede della Lega Calcio che aveva voluto, fortissimamente, commissariare, malgrado i tanti consigli alla prudenza. Quale fosse quella missione e da cosa derivasse tanta sicumera, ce lo potrebbe spiegare solo il presidente del CONI. In soldoni, a guardare allo stato dell'arte, la "missione" si può tradurre nella nomina alla presidenza di Lega di Gaetano Miccichè, banchiere di punta dell'Imi del gruppo San Paolo. Strettamente legato a Urbano Cairo, l'uomo forte dello sport italiano, se non altro per le truppe mediatiche che il padrone del Torino può gettare sul campo, tra giornali, TV e mercato della pubblicità. Ma se pure essersi affidati alle banche può avere un senso, difficile ritenere un successo la vicenda miliardaria dei diritti TV, madre di tutte le battaglie, ancora nella fase crudele dello spacchettamento e dei veti incrociati.
More Articles...
- I sentieri di Cimbricus / Viaggio a ritroso nel mondo perduto di Jack
- Saro' greve / Merita veramente l'etichetta di "Provincia Granda"
- Piste&Pedane / Ragazzi, abbassiamo i decibel, ... ne guadagnamo tutti
- I sentieri di Cimbricus / Lontano dalla casa dei suoni crudeli
- Saro' greve / Sangue sardignolo, il segreto della velocita'
Page 423 of 680