Piste&Pedane / Il giorno dei podi mancati (peccato)
Domenica 12 Agosto 2018
Si va verso la conclusione con il bel bronzo della Palmisano e tre quarti posti. Ma (diciamolo) le attese erano ben altre.
di Daniele Perboni
Partiti all’arrembaggio con sogni di gloria, di medaglie e di riscatto, il sabato del villaggio azzurro si è trasformato in una disfatta. Ed ora ci si può chiedere, legittimamente, che ne sarà di chi sta guidando il carrozzone e che due anni fa, ad Amsterdam, affermò perentoriamente: “I conti si faranno a Berlino“. Nella capitale teutonica ci siamo arrivati, ci siamo rimasti una settimana, quasi, e ce ne torneremo scornati, sconfitti, e più consapevoli (?) della pochezza del movimento. Qualcuno potrà tacciarci di “disfattismo”, come ai tempi del generale Cadorna, quando lanciava le truppe nelle sanguinose battaglie dell’Isonzo, ma questa è altra realtà. Cruda, spietata, dolorosa, sin troppo crudele.
Piste&Pedane / Ed ora affidiamoci a Nostra Signora della marcia
Sabato 11 Agosto 2018
Si va verso la conclusione: i fasti di Spalato '90, di cui si era favoleggiato, restano solo nella memoria.
di Daniele Perboni
Spiace dirlo, ma questa trasferta berlinese sta ricalcando, grosso modo, altre avventure di anni addietro. Dopo la sbornia delle manifestazioni di inizio estate (Giochi del Mediterraneo, europei e mondiali giovanili), che avevano alimentato sogni di gloria, siamo ripiombati nell’incubo che troppo frequentemente ci ha accompagnato. Poche medaglie, almeno sino ad ora, quando mancano due sole giornate alla chiusura, pochissimi finalisti, tante, troppe, controprestazioni che non hanno un perché, una causa, un movente. O forse sì, ma chi di dovere si guarda bene dall’andare a tappare quella falla. Forse perché occorrerebbe incidere profondamente nella carne per strappare il male e scompaginare, contemporaneamente, fragili equilibri politici?
Piste&Pedane / Chiappinelli o l'arte di crederci
Venerdì 10 Agosto 2018
Una bella medaglia di bronzo per una specialità che una volta era nostra. L'importante è sapersi contentare.
di Daniele Perboni
Finalmente è arrivata una seconda medaglia. Ancora un bronzo, e ancora una volta in una specialità che negli anni passati ci ha visto primeggiare. Ieri a salire sul terzo gradino del podio è toccato a Yohanes Chiappinelli, campione Under 23 in carica, nei 3000 siepi. Il ragazzo, nato in Etiopia, a sette anni è stato adottato da una famiglia senese che lo ha tolto da un orfanotrofio di Addis Abeba. Una storia, la sua, che lo accomuna a Yeman Crippa, l’altra medaglia di bronzo che è andata ad arricchire la collana di una già “pesante” collezione. Numeri, sia chiaro, non certo riferiti a questa edizione, ma al contesto storico in generale. Infatti, nella storia dei campionati continentali possiamo vantare una serie di allori da far invidia.
Piste&Pedane / Tortu e non solo, urge rifare i conti
Giovedì 9 Agosto 2018
Dopo questo strano mercoledì, cosi poco da leoni, ci si chiede cosa stia accadendo. Speriamo nei prossimi giorni, ma ...
di Daniele Perboni
Il cielo è blu scuro sopra Berlino. E neppure i dirigenti dell’atletica italiana dovrebbero essere sereni. Il perché è presto detto: il mercoledì da leoni si è trasformato in un più che modesto “mercoledì da bradipi”. La truppa azzurra, presentata alla vigilia in gran spolvero e con il “colpo in canna”, pronto a centrare bersagli grossi, si è ritrovata con le polveri bagnate e con un elevato numero di proiettili sparati a salve.
Piste&Pedane / Si sciolgono le ambizioni di Filippo. E ora?
Doveva essere la consacrazione sua e del movimento: resta un quinto posto da cui ripartire. Senza drammi, e con realismo.
di Daniele Perboni
Fari puntati sull’ultima gara in pista della giornata. Alle 21,50 il giovin Filippo, approdato facilmente alla finale continentale dei 100, dovrebbe accasarsi sul gradino del podio. Primo, secondo, terzo? Pareri contrastanti, anche di esimi esperti della materia. L’attesa che si è creata attorno al fresco primatista italiano (9”99) è tanta. Ma qualcuno lo indica giù dal podio: i bookmakers inglesi lo danno non meglio che quarto. Ma ritorniamo al Filippo d’apertura. Quando è entrato in pista per l’atto finale era teso come la classica corda di violino.
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