Fatti&Misfatti / In Europa non conoscono il "prima gli italiani"
Sabato 15 Dicembre 2018
Diciamo prima le italiane per stare al passo con chi gioca sui decimali per farci dimenticare i numeri primi.
di Oscar Eleni
Dalla galleria Poliart di via Gran Sasso a Milano dopo aver visto la mostra sulle Erosioni del neo ottantenne bolognese Paolo Conti, pittore, scultore, ma, per noi, anche grande giocatore di basket con Virtus, Varese e Nazionale. Ci siamo consolati con lui, la sua arte erosiva, della peggiore settimana europea delle italiane negli sport di squadra. Sì, certo, c’erano le ragazze di ferro a consolarci. Ochner nello snowboard, Wierer con la mira giusta nel biathlon, Quadarella ai mondiali di nuoto e persino Federica Pellegrini litigiosa con quelli che non hanno valutato bene, cara Fede i titoli sono sangue per chi li fa, il suo quarto posto nei 200 stile, il regno di una divina che al momento soffre come tutti i grandi a fine corsa o quasi.
Piste&Pedane / La Torre? Buona la prima.
Giovedì 13 Dicembre 2018
“Era difficile immaginare che potesse andare meglio di così. Brilla l’oro di Nadia ottenuto con una grande prestazione”.
di Daniele Perboni
Come annunciato, la settimana scorsa non sono andato a Tilburg per i Campionati Europei di cross. Non mi sono fatto raccontare quasi nulla dagli amici presenti in loco. Sono però riuscito a seguire le gare grazie alla diretta streaming, stranamente senza nessun disturbo. Immagini nitide e supportate da una ottima regia. La “nuova” Italia del Direttore Tecnico Antonio La Torre è tornata con uno storico oro di Nadia Battocletti, fra le Under 20, e un bronzo a squadre, agguantato grazie al rabbioso sprint finale di un motivatissimo Yeman Crippa (sesto nella classifica individuale).
I sentieri di Cimbricus / Fischer, l'afrikaner comunista
Giovedì 13 Dicembre 2018
“Sono passati novant’anni da quando l’uomo senza tomba affrontò gli All Blacks. Ricordarlo è il minimo”.
di Giorgio Cimbrico
Bram Fischer, mediano di mischia, avvocato, comunista, traditore, martire. Il ringraziamento per aver svelato questa storia va al bel film (“Atto di difesa”), rigoroso, di produzione olandese e diretto da Jean van de Velde sull’uomo che evitò a Nelson Mandela e agli altri membri della “Lancia per la libertà” di finire al capestro, pratica comune in un Sudafrica in cui l’orrore della tortura, della cancellazione delle libertà più elementari, delle sparizioni, degli “strani” incidenti, della segregazione (le township come lager…) veniva quotidianamente praticato da un regime che può essere paragonato solo a quello nazista. Differenza: in Germania usavano la ghigliottina, non l’impiccagione.
I sentieri di Cimbricus / La sordida magia del numero Sette
Martedì 11 Dicembre 2018
Una chiave di lettura per dare un senso alla Commissione di Promozione Eventi Sportivi voluta e designata da Giorgetti.
di Giorgio Cimbrico
I magnifici sette, i sette contro Tebe, i sette saggi (ateniesi), i sette peccati capitali, le sette virtù teologali, i sette colli (fatali e romani, lo diceva anche il Capoccione di Predappio), le settebellezze (tutto attaccato), il rugby a 7, la Seven Up, Seven nel senso del film che non lascia respiro, con Brad Pitt e Morgan Freeman, i sette pilastri della saggezza di T. H. Lawrence, d’Arabia se volete, i sette mari (mai capitò perché si dica: i mari sono di più, gli oceani meno), il settimo sigillo. I sette nani, perchè no. E sette come il numero di maglia di Harry Potter quando gioca a Quidditch.
Fatti&Misfatti / Le nudita' ... del dicembre antico
Lunedì 10 Dicembre 2018
Stupirsi, chiedere sempre l’aiutino sembra esagerato, ma fino a quando ci sono spalle su cui piangere perché non farlo.
di Oscar Eleni
Alla ricerca di Dario D’Ambrosi e del suo magnifico teatro patologico studiato e allestito in antichi manicomi, con attori presi proprio dentro la camicia di forza che viene strappata dall’arte della recitazione. La nudità del dicembre antico, come diceva il Bardo, parlando della sua lontananza da Giulietta, ci spinge verso teatri della vita che dovremmo frequentare di più per capire i testimoni invisibili che piagnucolano al posto dei nuovi messia. Siamo in piena diaspora sportiva e questo paese di obesità ideologiche scopre che adesso abbiamo persino la squadra italiana campione del mondo nel bowling.
More Articles...
Page 385 of 680