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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





Fatti&Misfatti / Benvenuti nella Siberia dei nostri tempi

Lunedì 5 Ottobre 2020

 

dalmasson 


Ci frana tutto addosso, dopo la pioggia scoprono sempre che i fiumi esondano, i ponti non erano in sicurezza, la gente muore, ma la colpa è sempre degli altri. Statene pur certi.

Oscar Eleni

Nascosto in fondo alla sala Cabiria del cinema Massimo, rifugio torinese dentro il Museo del Cinema dove ci invita sempre Monica Geraci, vestale che difende una nobile arte e la sua storia. Ci faranno vedere un capolavoro di Abel Ferrara con Defoe. Si parla e si pensa alla Siberia il quel rifugio di neve prima di uscire a cercarsi fra orrido, piaceri, scoperte. Ci sembra il film adatto al tempo che stiamo vivendo, così come Torino è il posto giusto per capire che sarà disastro per troppe attività e sport “minori” se il calcio dovesse chiudere, dando la colpa a tutti meno che a se stesso.


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I sentieri di Cimbricus / Quelle Olimpiadi che non ci furono

Domenica 4 Ottobre 2020

 

tokyo-1940

Winston Churchill era stato una cornacchia: “Avevate due possibilità: l’onore e la guerra. Avete perso l’onore e presto avrete la guerra”, disse, quando Neville Chamberlain era tornato da Monaco sventolando l’accordo che garantiva la pace.

 

Giorgio Cimbrico

 

Erano passati quasi due anni e Hitler aveva rispettato il trattato: d’accordo, si era preso l’Austria e un bel pezzo di Cecoslovacchia ma le vecchie volpi della diplomazia avevano convenuto che, tutto sommato, il cancelliere aveva messo le mani su territori di lingua tedesca dove, per di più, la gente non vedeva l’ora di essere annessa da quella che ritenevano la heimat, la madre patria. Su Danzica la situazione rimaneva spinosa ma immobile: capitava che nel corridoio che divideva la vecchia Città Libera dalla Germania avvenisse qualche incidente di cui l’una e l’altra parte riversavano la responsabilità su provocatori polacchi o agenti tedeschi.

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Fatti&Misfatti / Non sempre l'oro luccica come dovrebbe

Domenica 4 Ottobre 2020

 

basketball 


“Devono essere giorni favorevoli a chi danza col Diavolo come passione. Prendete il rossonero Messina allenatore e presidente dell’armada di Armani pop, non vuole più essere chiamato Re.”

Oscar Eleni

Fra piastrelle decorate a fuoco nel teatro di Central Park allontanando dalla terra di confine i magliari arricchiti, fra stupidità, ignoranza e voglia di vivere. In questo clima uggioso è partita l’Eurolega del basket, la bolla della riccanza cestistica continentale odiata dalla FIBA mondiale ed europea. Gente tosta ed isolata. Anche se i cedimenti del calcio, il povero calcio che, se ci fate caso, dopo ogni sorteggio di coppa annuncia agli orbi che l’urna è stata favorevole. Salvo sparare sui pianisti come sarebbe accaduto a Pioli se il suo Milan fosse caduto in Portogallo, anche dopo una partitaccia e troppi rigori, salvo quello che pareggiava tutto nel supplementare.

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I sentieri di Cimbricus / Leonardo Fabbri, un David dei nostri giorni

Giovedì 1° Ottobre 2020

 

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Un inusuale e (forse) azzardato accostamento tra il numero uno dell’anno pandemico, e il gigante armato di fionda del tormentato titano del nostro Rinascimento.

Giorgio Cimbrico

A stagione (quasi) finita, è consentito tirare le prime somme: il numero 1 dell’atletica italiana è il numero 2 del mondo quando c’è da tirare una palla di 16 libbre, ossia sette chili e un quarto: Leonardo Fabbri, nato lo stesso giorno del Genio con cui condivide il nome, 15 aprile, 545 anni dopo. Anchiano e Bagno a Ripoli non sono molto distanti. Fabbri è un gigante armonioso e più che di Leonardo avrebbe attirato l’attenzione di Michelangelo, fiorentino che vide la luce a Caprese, nell’Aretino.

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Italian Graffiti / Se la cittadinanza passa per un cocomero

Mercoledì 30 Settembre 2020

 

bassetti-1


Il fantozziano caso del calciatore Luis Suarez ha riproposto l'insoluta materia dei cambi di nazionalità e della concessione dei passaporti nello sport: che sia il momento di fare chiarezza?

Gianfranco Colasante

L’ultimo in ordine di tempo è il 25.enne Nick Ponzio, pesista statunitense da 21.72, che all’esordio in Diamond League al Golden Gala ha superato Leonardo Fabbri. “Sono al settimo cielo! Era la mia prima gara in Italia e non sapete cosa voglia dire per me: il mio sogno è di ottenere la cittadinanza italiana, e ci spero proprio visto che mio padre e mia madre sono italiani.” Vedremo, deciderà la WA che lo scorso 21 luglio ha autorizzato un altro nativo americano – il quattrocentista Robert Grant – a gareggiare come italiano per via di un bisnonno emigrato nell’Ottocento dalle vallate del novarese. Senza voler tenere conto del sudafricano Zane Weir, altro pesista con un nonno materno nato in Italia e che da noi ha imparato a scavallare i 20 metri.

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