Duribanchi / Italiani brava gente? Non proprio tutti, ... …
Martedì 20 Ottobre 2020
“Nel paese delle (inconfessabili) complicità succede di tutto. Ogni giorno, senza tregua. Gente che vende falsi tamponi. Gente che specula sulle mascherine. La politica, lo stato, i privati, i mafiosi, quelli della porta accanto.”
Andrea Bosco
La Bibbia è un libro per palati forti. Occhio per occhio e dente per dente. Recita Geremia (17,5 ): “Maledetto l'uomo che confida nell'uomo”. I tempi sono esasperati: il “peggio” che alberga nell'animo tende a tracimare. Puoi conoscere i Vangeli, aver studiato Chabot ed Einaudi, puoi in gioventù aver ammirato Gobetti e Turati. Puoi avere persino aver imparato, da bimbo, il catechismo: oggi “ti girano”. Vorticosamente. Italiani brava gente? Non tutti. Italiani rispettosi delle norme? Evitiamo di prenderci per i fondelli. Nuovi divieti, causa Covid, per l'orario di chiusura di bar e ristoranti? E che problema ci sarà mai?
I sentieri di Cimbricus / Tutto chiaro nel mondo All Black
Martedì 20 Ottobre 2020
Finiamo sempre per parlare di Nuova Zelanda quando l'argomento è il rugby: la loro supremazia, le loro leggende, le loro sconfitte, la loro Haka. Ma c'e' molto altro ancora.
Giorgio Cimbrico
Domenica, per Nuova Zelanda-Australia atto secondo, Eden Park di Auckland pieno zeppo, 47.000, tutti molto appiccicati, senza mascherine, senza disinfettanti. Agli antipodi, in tutti i sensi. Beh, là è facile, può subito obiettare qualcuno, sono pochi e a parte le città che assorbono a occhio tre quarti della popolazione, il distanziamento sociale è un fatto naturale. Vero, ma non è tutto. Quando il contagio è arrivato anche laggiù e si è scatenato qualche cluster (mi adeguo anch’io, avete visto?) in alcuni quartieri di Auckland, è scattato il lockdown. Risultato: la Nuova Zelanda ha avuto qualche centinaio di infettati e 34 morti.
Fatti&Misfatti / Bologna sotto la sindrome di Stoccolma
Lunedì 19 Ottobre 2020
"Quelli che sul campo non sono mai colpevoli di niente, anche se hanno una giustificaziona che sembra intossicare il sangue di molte squadre, in molti sport, non solo nel basket: perchè fare fatica?"
Oscar Eleni
Dalle montagne peruviane dell’arcobaleno ascoltando un vecchio saggio: scherza coi fanti, ma lascia stare i santi. A Bologna non ci ha pensato nessuno nel giorno di san Luca e le tre squadre sportive più accarezzate sono andate tutte fuori strada come il Nibali che al padrone della Virtus faceva sognare voli in rosa anche se bisogna dire che la femminile in testa alla classifica nel basket mitiga in parte la giornata delle streghe, del sole malato.
I sentieri di Cimbricus / Se allo sport togli la sofferenza
Sabato 17 Ottobre 2020
“Il Pantani morto, per le circostanze, per la commozione suscitata, per l’isteria che ne seguì, per la canonizzazione obbligata, ha costruito un mito perfetto per il nostro tempo e per la gente che lo popola”.
Giorgio Cimbrico
Questo è un argomento difficile ma siccome non sono un influencer, non ho followers, non mi aspetto faccine sorridenti o teschietti, like o dont’ like questo non è il problema, vado avanti rivolgendomi a una confraternita che ho sempre immaginato piccola, iniziatica. In questo Giro povero e autunnale il nome che ricorre spesso, molto spesso, è quello di Marco Pantani. Durante la tappa di Cesenatico, inevitabile inquadratura della statua. E segnalato il passaggio della corsa davanti al residence “Le Rose”, oggi molto diverso, dove morì la sera di San Valentino di sedici anni fa.
Fatti&Misfatti / Solo oro quel che luccica, ... o no?
Sabato 17 Ottobre 2020
Ringraziando il cielo di non aver continuato nel sogno di fare l’allenatore, ecco l’arcobaleno Messina indicare che esistono strade anche contro squadroni da finali, che su Milano infieriscono da 11 anni.
Oscar Eleni
Da una pozzanghera davanti al Forum di Assago per vedere l’arcobaleno messiniano, mentre le ambulanze urlano, la gente che finge di sapere tutto ha soluzioni che non prevedono salvezza, lo sport scopre che nel dilettantismo prevale l’ignoranza e il virus prospera. Gli sbraitanti di ieri, i negazionisti da pisciatoio, cercano maschere nuove e anche noi, nel nostro piccolo, stiamo cercando di nascondere cosa avevamo pensato dell’Armani dopo il finale con l’Olympiakos, di non far sapere che consideravamo perduti i talenti che hanno preferito andarsene all’estero.
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