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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





Piste&Pedane / Una partita a poker per "Gimbo"

Lunedì 8 Marzo 2021

 

tamberi-torun 

 

Tre medaglie, una per ciascun conio: primo bilancio degli azzurri agli EuroIndoor dominati dall’Olanda. Con prestazioni in chiaro/scuro e molto da (ri)costruire.

Daniele Perboni

Da una gara “tiratissima” e dai grandi contenuti tecnici arriva la seconda medaglia azzurra. È l’argento di Tamberi nell’alto. Secondo con 2.35, preveduto dal bielorusso Maksim Nedasekau che all’ultimo estrae dal cilindro il coniglio da 2.37, miglior prestazione mondiale stagionale. Deluso Gimbo? Certamente sì, anche se … «È stata una finale europea che vale quanto una finale olimpica. Se alle Olimpiadi arriverò secondo non uscirò soddisfatto, come non lo sono qui, e rimane un po’ l’amaro perché avrei voluto una medaglia diversa. Ma è difficile avere rimpianti quando si salta 2.35, misura con cui di solito si porta a casa tutto, ma non oggi».

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Piste&Pedane / L'esplosione di Marcell, oltre le attese

Domenica 7 Marzo 2021

 

jacobs-torun 2 


Col miglior tempo dell’anno sui 60, Jacobs presenta le sue credenziali per la finale olimpica di 100: potrebbe essere il primo italiano a riuscirci.

Daniele Perboni

Andati a letto senza cena per espiare colpe, meglio responsabilità, che vantano profonde e antiche radici, ci siamo risvegliati con profumi di medaglie che aleggiavano nell’aria fredda, umida e invernale della Lomellina più profonda. Invidia verso il direttore di codesto foglio elettronico quando, serenamente, ci ha informato che “qui [a Roma] è quasi primavera”.

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Piste&Pedane / Saltatori come salvatori: solo un gioco di parole?

Sabato 6 Marzo 2021

 

inge-torun 

 

Tra qualche errore tecnico (vedi squalifica di Ingebrigtsen) e non poche assenze, gli Euroindoor non sono partiti male. Non altrettanto sembra poter dirsi per tutti i giovani azzurri.

Daniele Perboni

A voler essere cattivi, forse anche un poco crudeli, potremmo iniziare la cronaca di questi Euroindoor facendo la conta degli eliminati al primo turno. Tanti (15, 8 donne e 7 uomini), circa il 35,5% della spedizione, che salgono al 38,5% se contiamo anche gli eliminati al secondo turno. Oggi, pur avendo fatto voto di bontà, vogliamo rendere noto un whatsapp lanciato ad un amico di stanza sulla riviera. Eccolo: “Mi dispiace per Antonio [La Torre], però la solfa è sempre la solita”, intendendo che buona parte degli esclusi non ha offerto uno spettacolo dignitoso. Lontani dai propri record personali o stagionali (tranne pochissimi), incolori e incapaci di reagire.

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I sentieri di Cimbricus / I campioni devono fare i campioni

Mercoledì 3 Marzo 2021

lilesa

Quando si parla di impegno nello sport ci si inoltra su un terreno non gradito a chi, almeno formalmente, comanda nello sport: chi comanda davvero è chi investe.


Giorgio Cimbrico

Zlatan Ibrahimovic è nato in una delle città etnicamente più complesse e problematiche, prodotte da questo nuovo mondo popolato di emigrati, di rifugiati, spesso di disperati: Malmoe. Il nome e il cognome sono eloquenti sulle sue origini croate e bosniache: Ibrahimovic non è che la slavizzazione di Ibrahim. Sono convinto che sappia quel che è avvenuto nelle sue terre d’origine, gli stessi orrori, recenti, narrati un tempo da un premio Nobel per la letteratura, Ivo Andrić.

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Duribanchi / Il Paese dove niente e' come appare

Martedì 2 Marzo 2021

 

navigli


Storie minime ed improbabili in una settimana di contagi in attesa dei vaccini che scarseggiano, e dove tutto accade come se ci trovassimo su un palcoscenico. Intanto nel Governo ... 

Andrea Bosco

Non sono mai stato a San Francisco. Credo che difficilmente colmerò la lacuna. Ho rimandato per troppo tempo. Mi dicevo: quando ci andrò devo assolutamente conoscere Lawrance Ferlinghetti. Lo leggevi e ti faceva venire la voglia di scrivere poesie. Io l’ho fatto. Un editore temerario mi pubblicò. Non ho mai trovato il coraggio di mandare una copia alla City Lights. Ora a 102 anni LF se n’è andato. L’ho pure “sfiorato”, Ferlinghetti. Una sera a New York per lavoro, al tavolo di un ristoratore toscano che nella Mela aveva aperto un ristorante mi fu detto che una prenotazione era stata fatta a nome di Ferlinghetti. Era di martedì e il tavolo era stato fermato per il giovedì: io avevo il volo di rientro in Italia per il mercoledì.

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