Piste&Pedane / La nuova dimensione mondiale di LMJ
Venerdì 14 Maggio 2021
Togliere d’un colpo solo 8/100 al proprio personale, per di più al di sotto dei 10”, è impresa da annali. Adesso pare riduttivo contentarsi della sola finale olimpica dei 100.
Daniele Perboni
Aspettavate il botto? Confessatelo! Non vedevate l’ora di assistere all’evento di un altro, il secondo, sub 10 italico stampato sul tabellone luminoso. Eccovi accontentati. Marcell Lamont Jacobs junior, il ragazzo venuto dal Texas e cresciuto sulle rive del Garda vi ha accontentato: 9”95, con vento perfettamente entro i classici canoni del regolamento (+1,5). Prima era arrivato il titolo europeo in sala dei 60, con tanto di miglior prestazione mondiale (6”47), poi le eccezionali frazioni lanciate nelle staffette di Chorzow (9”03 in batteria e 8”91 in finale, miglior tempo assoluto della manifestazione).
I sentieri di Cimbricus / Il piccolo fulmine del Texas
Mercoledì 12 Maggio 2021
Cronache marziane da una di quelle vecchie culle che sbirciavamo attraverso i risultati o le foto in bianco e nero delle riviste su cui, eccitati, riuscivamo a metter le mani: Walnut.
Giorgio Cimbrico
Sha’Carri Richardson è una texanina (che sta per texana di piccola taglia, 1,55 per 50), dai lunghi e liscissimi capelli azzurri che le arrivano sino alla vita (difficile sia roba sua …), dalla partenza fulminea e dall’accelerazione impressionante. È allenata da Dennis Mitchell ed è diventata la terza della storia a correre due volte sotto i 10”80 (10”74 e 10”77 con 1,2 di vento contro: la prestazione più veloce corsa in condizioni così poco favorevoli) nel giro di un paio d’ore. La prima è stata Florence Griffith annata ’88 a Indianapolis, per la seconda ricerche in corso. Sha’Carri – ma dove li vanno a prendere questi nomi? – era già scesa a 10”72 quest’anno diventando la sesta di tutti i tempi. Un anticipo di finale olimpica, contro le giamaicane e Dina Asher Smith è in cartellone a Gateshead il 23.
Fatti&Misfatti / Fare slalom tra le mascherine
Martedì 11 Maggio 2021
La legge del menga in vigore: per cui in Italia siamo tutti mafiosi, tutti evasori, tutti corrotti. Le minoranze al potere. Gli incapaci al comando. Bel risveglio adesso che ci avviciniamo all’immunità di gregge. Così dicono.
Oscar Eleni
Nel giardino Zen dove cerca di offrire pasticceria giapponese ai tiranni carpatici che rovinano più di una vita: in politica, nello sport, nell’arte di spiegare perché preferiscono un oggetto inerte che segue la corrente, piuttosto di una cosa viva che la può contrastare. Per arrivare al giardino bisogna schivare i bagni all’aperto nei parchi cittadini dove hanno abolito i vespasiani liberatori dei prostatici, fare uno slalom virtuoso fra troppe mascherine lasciate per terra, insieme a tanto altro, magari dagli stessi che se la prendono con i padroni dei cani perché 4 su 10 non raccolgono. Tutti peccatori.
Italian Graffiti / Ma davvero a salvarci saranno le donne?
Martedì 11 Maggio 2021
Terzo mandato per Giovanni Malagò? Possibile. Programmi? Niente di clamoroso, solo “idee importanti, forti e coraggiose”. Location prestigiosa e scelta furba degli strateghi del Foro Italico: un ritorno al passato che non impegna per il futuro.
Gianfranco Colasante
Il prossimo 13 maggio, giovedì, Giovanni Malagò darà inizio alla sua terza presidenza che si concluderà nella primavera del 2025. O almeno questa è la previsione, visto che dovrà superare l’opposizione di ben tre rivali, contandosi tra loro quel Franco Chimenti, suo attuale vice, che ha già annunciato che gli regalerà il suo voto. Con quale rispetto per gli altri candidati – Antonella Bellutti e Renato Di Rocco –, e l’intera organizzazione, lascio a voi intendere. Nei giorni scorsi, in un fondo sul Corriere, Antonio Polito teorizzava la nascita in Italia – primo paese al mondo – della democrazia dell’intrattenimento. Corretto e deprimente. Qui siamo oltre, precipitati in pieno avanspettacolo.
Duribanchi / "Se devono morire, morissero, cioe'"
Martedì 11 Maggio 2021
È questo il paese chiamato Italia. Un paese nel quale una moltitudine di giovani è priva della pur minima coscienza. Prodotti di una scuola che ha privato l’Italia di un futuro.
Andrea Bosco
“Comunque i giovani della mia età, non muoiono di Covid. Neanche mio padre che ha 50 anni, muore di Covid. No, dai: muoiono solo le persone anziane. Quello che penso io, arrivati a questo punto ... Anche i miei nonni: tengo molto ai miei nonni, ma se devono morire, morissero, cioè”. Dice questo una fanciulla ventenne intervistata a Roma da “Dritto e Rovescio” trasmissione condotta da Paolo Del Debbio su Rete Quattro. Le sue parole sono finite in prima pagina in un articolo firmato da Carlo Verdelli sul Corriere della Sera.
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