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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

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I sentieri di Cimbricus / Il sapore acidulo dei soldi

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Sabato 29 Marzo 2025

 

fabbri-dal soglio 


Quello che non t’aspetti: l’allenatore del settore tecnico più avanzato della nostra atletica, molto onore ma prebende ridotte all’osso, sta preparando le valige per lidi assai lontani. Proprio quando il presidente annuncia che …

Giorgio Cimbrico

Cina o Arabia Saudita? Più la prima che la seconda la destinazione futura di Paolo Dal Soglio, l’allenatore che ha portato Leonardo Fabbri a diventare il quinto lanciatore di peso della storia (nessun altro azzurro dell’atletica italiana occupa una posizione così alta) e Zane Weir tra i primi venti: 22.98 e 22.44 le loro “botte” finite più lontano.

Dal Soglio, veneto di Schio, carabiniere da 37 anni, molto vicino a una medaglia olimpica quasi trent’anni fa ad Atlanta, ha chiesto un adeguamento del suo compenso, da 42.500 a 60.000 euro l’anno. Richiesta respinta e, in risposta, una soluzione di compromesso: 55.000 se si occuperà anche del peso femminile che langue da tempo, una delle isole infelici di questa atletica italiana così trionfante. Soluzione non accolta.

L’età dell’oro, ha etichettato questo lungo momento felice il presidente Stefano Mei che, nel frattempo, ha portato il suo appannaggio da 36.000 a 150.000 euro annui, più altri benefit che faranno levitare e lievitare la quota a 200.000.

L’ingresso di nuove figure nel settore tecnico (il vice dt Allegretti, il formatore di allenatori federali Sandro Donati, l’”ufficiale di collegamento” Stefano Tilli) ha creato una situazione nuova: fette più sottili o, al massimo, conferma delle vecchie cifre.

La concreta possibilità che Dal Soglio lasci ha creato il malessere – mentale e fisico – di Fabbri e di Weir: agli Europei di Apeldoorn e ai Mondiali di Nanchino dalla coppia, alla luce del rendimento offerto in stagione, era normale attendersi quattro medaglie. Non ne è arrivata nessuna.

Tra il fiorentino e il sudafricano dotato di nonno triestino, campioni europei all’aperto l’anno scorso e indoor nel 2023, il rapporto con Dal Soglio è profondo, segnato da un impegno che non è solo tecnico: Paolo ha costruito un impianto nella natia Schio e ne ha creato un altro, per i mesi invernali, a Stellenbosch, dintorni pastorali di Città del Capo sviluppando uno studio capillare su un gesto fulmineo, valutabile in un secondo o poco più. Lo stile rotatorio è una sincronia di forza e di velocità.

La Cina ha già avuto in passato un allenatore dalla collezione cospicua di medaglie e titoli, Sandro Damilano, capace di organizzare un “sistema” tecnico della marcia sul lungo asse tra il Celeste Impero e Saluzzo. Ora l’obiettivo è Dal Soglio e l’offerta è di 150.000 euro annui per questo quadriennio olimpico. Astronomico il premio per una vittoria olimpica a Los Angeles. In ballo anche l’Arabia Saudita che, inutile sottolinearlo, ha tutti i mezzi per non badare a spese.

Cosa faranno Fabbri e Weir senza l’uomo che li ha plasmati e portati ai massimi livelli e, nel caso di Leonardo, a lasciarsi due volte alle spalle Ryan Crouser, dal 2016 dominatore della specialità? A 28 e a 30 anni sapranno ballare (e lanciare) da soli?

 

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