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Duribanchi / Quando l'orrore diventa spettacolo

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Martedì 17 Maggio 2022

 

kalush 

“Si può biasimare un popolo che rifiuta di arrendersi? Che è disposto a morire pur di difendere la propria libertà? I nani politici di casa nostra chiedono lo stop alle armi e spiegano in tv che Putin non deve essere umiliato.”

Andrea Bosco

Stavolta è stata l’Europa a dire alla Russia di “andare a farsi fottere”. La vittoria dei Kalush gruppo ucraino all’Eurovision di Torino è stato un messaggio politico da parte delle giurie. Il brano degli ucraini non era musicalmente rilevante. In gara ce n’erano di migliori. Ma far vincere gli ucraini è stata una raccomandata spedita senza ricevuta di ritorno a Putin. Risultato: una giornalista russa ha twittato che “bisognerebbe sganciare bombe su Torino”. Esattamente quello che ogni giorno fanno i sicofanti di Putin: minacciano. “Le isole inglesi”, il mondo occidentale in genere. “Occhio alla bomba” dicono a Mosca.

La Finlandia e la Svezia, rinunciando alla loro storica “neutralità”, hanno chiesto di far parte della NATO dopo aver visto di cosa sia capace la Russia di Putin. Ma gente come Conte e Salvini vorrebbero che l’ingresso fosse loro impedito: come sta facendo il sultano turco. Mandarlo fuori dalle palle, anche no? Accogliere finlandesi e svedesi sarebbe per i sovranisti di casa nostra una “provocazione” nei confronti di Putin. Si chiedono negoziati di pace. Salvini ha scoperto che maggio è il mese “mariano”. Vorrebbe andare in questa o quella capitale europea brandendo il rosario.

DENARO – A La7 da Myrta Merlino, uno ha spiegato che far entrare Helsinki e Stoccolma, equivarrebbe a condannare la minoranza curda che il sultano di Istanbul considera “terrorista”. Myrta, perché lasci biascicare i terrapiattisti? Non si dice che Mosca è contraria a qualsiasi negoziato: si mente. L’Italia è il paese più filo-Putin dell’Occidente. Questo dovrebbe preoccupare istituzioni e partiti politici. Perché, a parte di hacker, il motivo esiste. Lo ha spiegato un ex dirigente russo, dissidente emigrato in Italia: il denaro. Putin si è comprato aziende, consorzi, giornalisti, istituzioni, politici, religiosi. In Italia e non solo in Italia. Fiumi di denaro. La Russia ha corrotto e da anni sta “spiando”. Mi ha detto un ex funzionario della Farnesina: “Putin, da anni, sta facendo spiare l’Italia. C’è gente che sa. Putin è un ex agente del KGB. Se fai un certo mestiere non smetti di farlo”.

Se la NATO “abbaia” (per dirla con Bergoglio), c’ è in Italia chi “raglia”. Il patetico professore, che anche senza essere a libro paga di Putin sta dicendo di tutto per non passare inosservato a Mosca. La ridicola professoressa che non sa l’italiano, che ignora la differenza tra “adesione” e “annessione”, ma che viene profumatamente retribuita da una università romana per insegnare “stronzate”. Oltre ad avere “cartabianca” in tv. Il senatore che farà ricorso in Cassazione, dopo essere stato (finalmente) estromesso dalla commissione esteri del Senato. Aveva scritto “buona festa di LiberaZione” inneggiando alla Zeta che i russi hanno dipinto su tank, automezzi, navi, missili, bombe ed aerei.

Una legione che ha mortificato il cervello, “abbeverandosi” alla propaganda di Mosca. Pare che buona parte della galassia “no vax” sostenga Putin. Questo dovrebbe – se accertato – porre qualche riflessione: sanitaria e sociologica. Su La Repubblica Michele Serra ha evidenziato, meglio di quanto non avessi fatto io, l’orrore dei soldati russi, morti e lasciati marcire senza sepoltura dai loro reparti. L’ignobile gesto dello stato maggiore russo che “rifiuta” di accogliere in patria le salme. Il silenzio del patriarca Kirill.

RIFIUTI – Monsignor Sviatoslav Shevchuck è il vescovo di Kiev. Ha rivelato che in una fossa comune, 500 corpi di ucraini sono stati rinvenuti, freddati con un colpo in testa e con le mani legate. E che migliaia di cadaveri di soldati russi sono stati trovati abbandonati come rifiuti nei vagoni dei treni. Lo ha detto in video-collegamento con il XXIII Convegno Nazionale per la Pastorale della Salute della CEI. Il Papa ha chiesto di incontrare Putin, ma il macellaio di Mosca si è negato. Dicono che Putin sia malato, che abbia il cancro, che gli rimanga poco da vivere. Possibile si tratti di contro-propaganda. Quello che rimane incomprensibile è la bestialità di chi circonda Putin. Si parla di un negoziato “che non decolla”, della “diplomazia che non fa abbastanza”, della guerra “che deve finire” perché la guerra sta sfasciando le economie di Russia e Ucraina assieme a quelle del mondo Occidentale che l’Ucraina sta sostenendo.

Dopo 80 giorni di guerra è umano che il mondo dica “basta”. Non lo dice però l’Ucraina che si è vista “deportare”, in Siberia, un milione di persone. Che ne ha visti altri cinque milioni migrare verso tutta l’Europa. Che ha visto le sue città ridotte in polvere. I suoi soldati morire. I suoi civili massacrati dalla furia cieca di un nemico che combatte cercando di terrorizzare chi resiste. Umanamente si può biasimare un popolo che rifiuta di arrendersi? Che è disposto a morire pur di difendere la propria libertà? I nani politici di casa nostra, chiedono di “non mandare più armi agli ucraini”. E spiegano che Putin non deve essere “umiliato”.  

Per il resto, niente di cui preoccuparsi. Un paio di donne al giorno vengono uccise da compagni e mariti che non si rassegnano a doversi fare il bucato da soli. Almeno tre stupri quotidiani vengono segnalati da infoiati di ogni razza e colore che non riescono a “tenerlo nei pantaloni”. Gli Alpini per il loro raduno a Rimini sono finiti nell’occhio del ciclone. Denunce a pioggia per molestie da parte di avvinazzate “penne nere” verso giovani donne. Comportamenti odiosi. Sacrosanto denunciare aggressioni e becerume. Ma una associazione femminista sta inzuppando il biscotto bollando di “perversione maschilista” anche l’apprezzamento per un “bel paio di gambe”. Fosse vissuto in questa stagione Dean Martin, quello di “Baciami stupido”, quello che guardando la balconata di Kim Novak afferma “Io non ne avrei mai... abbastanza, pupa” sarebbe probabilmente rimasto disoccupato a vita.

L’ALTRO – Poi: un pazzo razzista, suprematista bianco ha fatto strage a colpi di mitra in quartiere con forte presenza afroamericana a Milwaukee: una decina di morti. A Milano il Comune (il solito assessore) è precipitato nel ridicolo, convocando la polizia per impedire un “botellon”. A mezzanotte la polizia se né andata dalla piazza dove “lo sballo” era stato annunciato perché “era terminato il turno”. Da mezzanotte e un minuto i “ciofani” hanno portato casse musicali, cassette di birra, fumo e altra “roba”: a tutto volume hanno, indisturbati, rotto i maroni ai residenti fino alle sei del mattino. Nel paese delle meraviglie, niente deve stupire.

Il reddito di cittadinanza? L’ultima indagine ha evidenziato che 150 stranieri lo hanno percepito illecitamente causando un danno erariale di oltre 4 milioni di euro. Vietato proporre di “rimodularlo”. Giù le mani dalla nostra “bandiera”, tuonano quelli di Conte Giuseppe. La cosa incredibile (ma solo per i babbei che in passato avevano abboccato) è che Giuseppi e Matteo (quello che indossava la felpa con stampato il faccione di Putin) non perdono occasione di “limonare”. Come avevano già fatto prima di dirsene di tutti colori e sfasciare un governo. I sondaggi li danno in forte calo nei consensi e forse per questo, l’ex mister pochette (che oggi fa il descamisado) e l’ex mister felpa (che oggi giacca e cravatta le indossa anche quando va al cesso) hanno deciso “appassionatamente insieme” di alzare i toni.

A Roma invasione di cinghiali in città: vietato abbatterli. Anche gli ungulati – spiegano gli animalisti – hanno un cuore. Infatti: basterebbe non lasciare le periferie al degrado evitando che gli animali in cerca di cibo abbandonassero il proprio ambiente naturale. In Italia non trovi un cristiano che non si lagni per l’aumento del gas, del petrolio, delle materie prime, dei prodotti del supermercato, per le tasse esose, per il lavoro che non c’è a causa della guerra e del Covid. Poi vai in giro alla sera e scopri che i dehors “provvisori” (ergo definitivi) sono strapieni di umanità sbevazzante. Leggi magari le statistiche e scopri che mancano nel solo settore turistico 350.000 posti. Perché meglio il reddito di cittadinanza che lavorare. E perché i dati sulla povertà vanno presi con le molle. Ci sono zone del Paese dove la gente fatica a sopravvivere. Ma ce ne sono altre dove i disoccupati sono finti. E dove la gente più che lavorare per accogliere i turisti, preferisce farlo, il turismo.

Sciopero dei magistrati: metà delle toghe hanno aderito. Non piace la riforma Cartabia. Non piacciono i referendum. Pochi TG ne parlano. Pochi giornali ne scrivono. Ai cittadini non interessano le questioni di lana caprina su “porte girevoli” e similia. I cittadini vorrebbero processi rapidi. E vorrebbero fosse punita la protervia (impunita) dei magistrati davanti agli errori più clamorosi. Non si sa cosa abbia commesso la giornalista del TG1 che ha accusato cinque colleghi di mobbing. Sta di fatto che la poverina si è ritrovata “per punizione” in stanza con un collega petomane, che rutta pure, che ha un difficile rapporto con il sapone e che al telefono pare parli con malavitosi. Un giudice avrebbe voluto “archiviare”. Così è andata per la preside accusata di aver avuto una “relazione” con un suo studente che della cosa si era vantato. La donna, appariscente e piacente, ha scontato il “sentire popolare” con relativo pubblico sputtanamento. Non era vero niente. E chissà mai perché il nome del diciannovenne (non un minore) che non rispetta le donne non è mai uscito. Quello da “sputtanare” era lui.

E PER FINIRE … – Mi sono goduto Nole a Roma. E Bastianini a Le Mans. Mi sono goduto la Virtus trionfare in Europa giocando un basket spettacolare. Mi sono goduto (meno) l’inizio dei play-off. Mi sono goduto la classe operaia di Boston (Gerard Williams e il marine Pritchard con l’aggiunta di Smart giocatore di football prestato al basket) portare i “verdi” in finale di Conferenze sbattendo fuori il “greco” dalle infinite magie. Mi sono addolorato per la retrocessione del Venezia, anche se il destino appariva dall’inizio segnato: più che un club di calcio, il Venezia “americano” era sembrato una Babele.

Ho applaudito il congedo di Chiellini e Dybala dalla Juve: gente che non verrà dimenticata. In attesa di vedere il Milan (meritatamente a mio parere) campione d’Italia, mi sono segnato il nome dell’arbitro Valeri, fischietto di Coppa Italia in Inter-Juventus. Gli arbitri fanno un difficile mestiere. Quelli che lo fanno nel calcio sono più esposti al ludibrio. Ho visto molti arbitri “sbagliare”. Come accade ad ogni essere umano. Ma per la prima volta in tanti anni che seguo il calcio ho visto un arbitro “interpretare”. Non il regolamento, ma il “pensiero” di un calciatore. Aprendo uno sconfinato squarcio nel futuro del football. La visione del “buco nero” ipotizzato da Einstein e recentemente “fotografato”. Un mondo sconfinato. Domani sarà interessante capire i pensieri di un Lautaro che “simula” o quelli di un Pogba che pare potrebbe tornare a Torino. Qualcuno ipotizza, se accadrà, per onorare una promessa fatta a Mino Raiola.

 

 

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